238ª Seduta pubblica
Martedì 29 aprile 2014 alle ore 11:02
L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 1450 di conversione, con modificazioni, del decreto-legge6 marzo 2014, n. 16, recante disposizioni urgenti in materia di finanza locale, nonché misure volte a garantire la funzionalità dei servizi svolti nelle istituzioni scolastiche, già approvato dalla Camera dei deputati.
I relatori, sen. Magda Zanoni (PD) e Zeller (Aut-PSI), hanno riferito sul contenuto del ddl di conversione - noto come salva Roma ter - che all'articolo 1 dispone la validità degli atti e provvedimenti adottati e degli effetti e dei rapporti giuridici sorti in base ai decreti-legge n. 126 del 2013 (misure finanziarie urgenti in favore di regioni ed enti locali) e n. 151 del 2013 (disposizioni finanziarie per enti locali, infrastrutture e calamità), entrambi non convertiti in legge per decorrenza dei termini.
I primi due articoli del decreto-legge modificano in più punti la legge di stabilità 2014, soprattutto in riferimento alle nuove imposte TASI e TARI. Ai comuni è consentito aumentare dello 0,8 per mille le aliquote della TASI, il cui versamento avviene in due rate, a condizione che siano finanziate detrazioni d'imposta. Gli articoli da 3 a 5 contengono disposizioni volte ad ampliare le possibilità di accesso degli enti locali alle procedure di riequilibrio e contenimento della spesa per il personale, attraverso l'attuazione di specifici piani di riorganizzazione, nonché a favorire l'accensione di nuovi mutui nel biennio 2014-2015. Gli articoli 6 e 7 riguardano la contabilizzazione e la verifica del gettito IMU per il 2013.
L'articolo 8 prevede l'attribuzione ai comuni delle regioni a statuto ordinario e delle regioni Sicilia e Sardegna di un anticipo sulle somme spettanti per l'anno 2014 per il Fondo di solidarietà comunale. L'articolo 9 rende permanenti, a decorrere dal 2014, le riduzioni del contributo ordinario agli enti locali disposte dalla legge finanziaria 2010. L'articolo 10 reca alcune disposizioni di interesse delle province per l'anno 2014, in materia di riparto del fondo sperimentale di riequilibrio e di spending review. L'articolo 11 modifica la disciplina relativa alla relazione di fine mandato dei sindaci e dei presidenti delle province. L'articolo 12 concerne il contributo straordinario ai comuni che abbiano deliberato la fusione con altri comuni. L'articolo 13 dispone l'erogazione al comune di Lampedusa e Linosa del finanziamento a valere sul Fondo di sviluppo delle isole minori per fronteggiare la situazione di emergenza connessa all'accoglienza dei profughi. L'articolo 14 disciplina l'applicazione dei fabbisogni standard per il riparto del Fondo di solidarietà comunale, mentre l'articolo 15 disciplina l'assoggettamento alle regole del patto di stabilità interno delle amministrazioni provinciali interessate nel 2009 dallo scorporo di province di nuova istituzione.
L'articolo 16 interviene sulla situazione finanziaria di Roma capitale. All'ente è affidato il compito di redigere un rapporto sul disavanzo di bilancio e di predisporre un piano triennale per il riequilibrio strutturale, che dovrà poi essere approvato con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. La norma, che ripropone parte del contenuto delle disposizioni già inserite nei decreti legge nn. 126 e 151 del 2013, interviene inoltre sulla gestione commissariale di Roma capitale.
L'articolo 17 reca disposizioni in materia di trasporto ferroviario nelle regioni a statuto speciale, mentre l'articolo 18 contiene misure in favore dei comuni assegnatari di contributi pluriennali. L'articolo 19, riguardante i servizi di pulizia ed ausiliari nelle scuole, proroga al 31 marzo 2014 il termine fissato dalla legge di stabilità 2014 per la prosecuzione dei contratti in essere al 31 dicembre 2013. Una proroga, dal 28 febbraio al 30 aprile 2014, è prevista anche per il termine di revoca dei finanziamenti agli enti locali per interventi di edilizia scolastica, nel caso di mancato affidamento dei lavori entro la medesima data. L'articolo 20 reca disposizioni in favore delle zone della regione Abruzzo colpite dal sisma dell'aprile 2009, mentre l'articolo 21 stabilisce il termine di entrata in vigore del provvedimento.
L'Assemblea ha respinto la pregiudiziale di costituzionalità avanzata dal sen. Mandelli (FI-PdL), il quale ha ricordato che il decreto reitera illegittimamente norme non convertite, è eterogeneo, privo dei requisiti di necessità e urgenza e viola obblighi di copertura finanziaria. La pregiudiziale è stata sostenuta dai sen. Barani (GAL) e Comaroli (LN-Aut), secondo i quali il decreto è iniquo e penalizza gli amministratori virtuosi.
E' iniziata, quindi, la discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Broglia, Moscardelli, Del Barba, Fornaro (PD); Candiani, Raffaela Bellot (LN-Aut); Manuela Serra (M5S); Mandelli (FI-PdL); Uras (Misto-SEL).
Secondo la Lega Nord il provvedimento prevede privilegi per Roma capitale e sacrifici per gli altri comuni. Critico nei confronti del decreto anche Movimento 5 Stelle: occorrerebbero misure per estirpare e non per avallare la cattiva amministrazione. Secondo Forza Italia il decreto aumenta in misura inaccettabile la tassazione sulla casa ed evade gli obblighi della legge contabilità, non quantificando le partite debitorie di Roma capitale. Secondo il PD, invece, il decreto media esigenze di risanamento con istanze di responsabilizzazione; ma alcuni senatori hanno posto l'accento sulla necessità di una nuova normativa sul dissesto, sulla certezza delle norme e sul disagio derivante dal drastico taglio di trasferimenti alle province e dal continuo mutamento delle norme su imposte e bilanci locali. SEL ha preannunciato voto favorevole ad un provvedimento necessario ma amaro.