232ª Seduta pubblica
Mercoledì 16 aprile 2014 alle ore 16:32
L'Assemblea ha approvato il ddl n. 1387 di conversione in legge del decreto-legge 14 marzo 2014, n. 25, recante misure urgenti per l'avvalimento dei soggetti terzi per l'esercizio dell'attività di vigilanza della Banca d'Italia. Il testo passa all'esame della Camera.
Nella seduta antimeridiana il relatore, sen. Mancuso (NCD), ha riferito sui contenuti del provvedimento che consente alla Banca d'Italia di affidare a soggetti terzi la valutazione approfondita degli istituti di credito in vista dell'entrata in vigore del meccanismo unico di vigilanza europea. Inoltre, sono stati approvati due emendamenti della Commissione sul conflitto di interessi e il segreto d'ufficio.
Nella seduta pomeridiana hanno svolto dichiarazione di voto contro il provvedimento i sen. Raffaela Bellot (LN-Aut), Uras (Misto-SEL), Barani (GAL), Vacciano (M5S).
La Lega Nord ha evidenziato che l'unione bancaria approfondisce il divario tra Nord e Sud Europa, a scapito dei sistemi produttivi dei Paesi mediterranei.
SEL ha posto l'accento sull'identità tra controllori e controllati che mina l'efficacia dell'attività di vigilanza. La scelta di affidare a soggetti privati funzioni di controllo eminentemente pubbliche rappresenta un ulteriore cedimento nei confronti del sistema finanziario.
Secondo GAL il decreto è tardivo e insufficiente: senza il conferimento alla BCE del potere di stampare moneta, le banche dei Paesi nordeuropei saranno avvantaggiate e sarà approfondito il vassallaggio economico nei confronti della Germania.
Secondo M5S il decreto si limita ad adeguare l'ordinamento nazionale alle richieste della Banca centrale europea sulla valutazione approfondita ma configura un nuovo compromesso al ribasso in materia di vigilanza bancaria europea.
Hanno svolto dichiarazione di voto a favore del provvedimento i sen. Linda Lanzillotta (SC), Mancuso (NCD), Sciascia (FI-PdL), Fornaro (PD). In dissenso dal Gruppo, il sen. Scilipoti (FI-PdL) ha annunciato la sua contrarietà al decreto.
I Gruppi favorevoli al provvedimento hanno ricordato che il meccanismo unico di vigilanza è una tappa fondamentale verso la realizzazione dell'unione bancaria europea, garanzia di stabilità finanziaria e di contenimento dei costi dei fallimenti bancari. Il ricorso alla consulenza di soggetti terzi è giustificato dalla necessità di avvalersi di competenze specifiche. L'entrata in vigore del meccanismo di unico di valutazione consentirà di superare la stretta creditizia.
L'Assemblea ha poi respinto la mozione n. 230 del sen. Santangelo (M5S), che chiedeva al Governo la revoca della nomina nei confronti del Sottosegretario Del Basso de Caro, indagato per il reato di peculato.
Il Sottosegretario di Stato Pizzetti, nel dichiararsi contrario alla mozione, ha richiamato la presunzione di non colpevolezza e le garanzie che circondano l'indagato.
Hanno dichiarato voto contrario alla mozione i sen. Susta (SC), Compagna (NCD), Barani (GAL), Buemi (Aut-PSI), Malan (FI-PdL) e Zanda (PD).
Il sen. Divina (LN-Aut), nell'annunciare l'astensione, ha criticato l'uso, come strumento di lotta politica, di mozioni di sfiducia che richiamano indagini della magistratura.
Ha dichiarato voto favorevole alla mozione il sen. Santangelo (M5S) che ha fatto appello alla moralità pubblica e alla dignità delle istituzioni.
Durante la dichiarazione di voto del sen. Zanda (PD), che ha criticato l'errata concezione della politica dei sen. del M5S accusandoli di comportamenti fascistoidi, il clima si è surriscaldato. La Presidente di turno Lanziollotta ha espulso dall'Aula il sen. Airola (M5S) e ha brevemente sospeso la seduta.
Su proposta del sen. De Cristofaro (Misto-SEL), che è stata accolta da tutti i Gruppi, la discussione delle mozioni sulla riorganizzazione della rete diplomatico consolare e sulle cure dei malati di Alzheimer è stata rinviata ad altra seduta, che sarà fissata dalla Conferenza dei Capigruppo.