212ª Seduta pubblica
Mercoledì 19 marzo 2014 alle ore 09:34
L'Assemblea ha proseguito l'esame del ddl n. 1224 e connessi, nel testo proposto dalla Commissione, recante Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, per la promozione dell'equilibrio di genere nella rappresentanza politica alle elezioni per il Parlamento europeo.
Il provvedimento, modificando la legge sull'elezione del Parlamento europeo, introduce la cosiddetta tripla preferenza di genere: nel caso in cui l'elettore decida di esprimere più di una preferenza, la scelta deve comprendere candidati di entrambi i generi, pena l'annullamento della seconda e della terza preferenza. Affinché la possibilità di scelta dell'elettore sia effettiva, i partiti sono obbligati a presentare liste in cui nessuno dei due sessi sia rappresentato in maniera superiore al 50 per cento. All'ufficio elettorale della circoscrizionale è demandata la verifica del rispetto della parità di genere in ciascuna lista, pena la cancellazione dei nomi dei candidati appartenenti al genere più rappresentato. La lista è ricusata qualora, all'esito della cancellazione delle candidature eccedenti, contenga un numero di candidati inferiore al numero prescritto.
Nella seduta pomeridiana di ieri si è conclusa la discussione generale. Intervenendo in replica la relatrice Lo Moro (PD), pur sottolineando la sua insoddisfazione per la mediazione raggiunta, unica sintesi possibile tra le diverse posizioni, ha presentato l'emendamento 1.1000, che prevede l'applicazione dell'attuale normativa alle elezioni europee del 2019. La norma transitoria per le elezioni del prossimo 25 maggio prevede la possibilità di due preferenze per persone dello stesso genere, pena l'annullamento della terza se non si rispetta l'alternanza.
Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Pizzetti, considerato che la materia è di iniziativa parlamentare, si è rimesso all'Assemblea che ha invitato ad attenersi quanto più possibile al titolo del provvedimento.
Dopo che la Presidenza ha fissato il termine per la presentazione dei subemendamenti alle ore 11, il sen. Calderoli (LN-Aut) ha chiesto, ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento, il riesame in Commissione del disegno di legge in quanto l'emendamento della relatrice modifica in maniera incisiva il provvedimento. Ha sottolineato inoltre la necessità di un tempo congruo per la presentazione dei subemendamenti.
Alla richiesta del sen. Calderoli (LN-Aut) si sono associati i sen. Santangelo (M5S), Loredana De Petris (SEL), Mauro (PI) e Susta (SC). Hanno invece espresso una posizione contraria, reputando sufficiente il tempo indicato dalla Presidenza, i sen. Rita Ghedini (PD), Paolo Romani (FI-PdL) e Sacconi (NCD). L'Assemblea ha respinto la proposta di rinvio in Commissione. Sono stati quindi respinti tutti i subemendamenti presentati alla proposta di modifica 1.1000. L'Assemblea ha invece approvato l'ordine del giorno G1.1000/1 del senatore Calderoli.
Al termine della seduta l'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio per ricordare Marco Biagi, docente di diritto del lavoro, ucciso dalle Brigate Rosse il 19 marzo 2002, e Don Peppino Diana, assassinato venti anni fa dalla camorra a Casal di Principe.