134ª Seduta pubblica
Martedì 5 novembre 2013 alle ore 15:00
Nell'informativa resa alle ore 16 sulla vicenda di Giulia Maria Ligresti, la Ministro della giustizia Cancellieri ha ricordato anzitutto l'apprezzamento ricevuto a Bruxelles per le iniziative volte ad affrontare il sovraffollamento carcerario. Contrariamente a quanto riportato dai mezzi d'informazione, la Ministro non ha mai sollecitato alle autorità competenti la scarcerazione di Giulia Ligresti. La concessione degli arresti domiciliari, a una detenuta in custodia cautelare di cui erano note le condizioni di salute critiche, non è avvenuta a seguito di ingerenze o pressioni indebite, ma è scaturita da un'autonoma decisione della magistratura torinese. Ricostruita dettagliatamente la vicenda, e chiariti i suoi rapporti con la famiglia Ligresti, la Ministro si è dichiarata libera da condizionamenti, ha negato favoritismi e ha affermato di aver agito senza derogare ai doveri d'ufficio. In ogni caso, considerato che il Governo ha in cantiere numerosi e complessi provvedimenti in materia di giustizia, la Ministro non esisterà a fare un passo indietro ove comprenda dal dibattito di non godere più della fiducia del Parlamento.
Il senatore Zanda (PD) ha giudicato soddisfacente l'informativa; ha ricordato la competenza e la correttezza personale del Ministro e ha apprezzato il rammarico espresso per una telefonata inopportuna. Il senatore Schifani (PdL) ha invitato la Ministro, che ha agito nei confini istituzionali, a proseguire la sua attività e ha auspicato una riforma per limitare la carcerazione preventiva. I senatori Buemi (Aut-PSI) e Maran (SCpI) hanno confermato fiducia alla dottoressa Cancellieri, denunciando la strumentalizzazione politica della vicenda. Il senatore Ferrara (GAL) ha espresso sconcerto per le intercettazioni telefoniche a danno del Ministro della giustizia.
Il senatore Bitonci (LN-Aut) ha chiesto invece un passo indietro a un Ministro il cui comportamento, ispirato a motivi umanitari, evidenzia il fallimento dei Governi voluti dai poteri forti. Hanno chiesto le dimissioni, per un comportamento dettato dall'amicizia con una famiglia che ha una storia giudiziaria pesantissima, il senatore Airola (M5S) e la senatrice De Pin (Misto-GAP). Secondo il senatore De Cristofaro (Misto-Sel), che ha auspicato l'istituzione di un garante per i detenuti, la telefonata del Ministro accentua la percezione di una doppia giustizia, di serie A e di serie B, che nega l'uguaglianza di fronte alla legge.
In apertura di seduta il Sottosegretario di Stato per l'interno Bocci ha risposto all'interpellanza n. 62, illustrata dalla senatrice Daniela Valentini (PD), sul potenziamento del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Presentata lo scorso mese di agosto, l'interpellanza sollecitava finanziamenti per impiegare dieci canadair nello spegnimento di incendi boschivi. La presentatrice si è dichiarata soddisfatta. Il Sottosegretario Bocci ha poi risposto all'interrogazione n. 373, presentata dalla senatrice Valentini (PD), sulla stabilizzazione del personale volontario del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Lo stesso Sottosegretario per l'interno ha risposto all'interrogazione n. 208, presentata dal senatore Lucidi (M5S) e altri, sui controlli relativi alla gestione contabile del comune di Spoleto (Perugia). Il primo firmatario dell'interrogazione si è dichiarato insoddisfatto.
Al termine della seduta il Presidente Grasso ha comunicato le determinazioni assunte a maggioranza dalla Conferenza dei Capigruppo: il bilancio interno del Senato sarà discusso nella seduta antimeridiana di domani; nella seduta pomeridiana inizierà l'esame del decreto sull'istruzione. L'elezione contestata del senatore Berlusconi sarà esaminata il 27 novembre, a conclusione della sessione bilancio.
L'Assemblea ha respinto le proposte di modifiche del calendario, avanzate dalla senatrice Taverna (M5S), che ha chiesto di votare oggi la decadenza del senatore Berlusconi e la prossima settimana la mozione di sfiducia individuale nei confronti della Ministro Cancellieri, e dalla senatrice De Petris (Misto-Sel), la quale ha chiesto di votare la decadenza martedì prossimo.
Con riferimento alla legittimità della procedura riguardante la decadenza del senatore Berlusconi, hanno espresso opposte valutazioni i senatori Gasparri, Schifani, Mussolini, Palma (PdL) e Zanda (PD): sul rispetto del vincolo di segretezza e sulla validità dei lavori della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari si pronuncerà domani il Consiglio di Presidenza, che è convocato per le ore 15.