72ª Seduta pubblica
Giovedì 18 luglio 2013 alle ore 16:32
L'Assemblea ha approvato la mozione di solidarietà per l'attività del Ministro per l'integrazione, sottoscritta dai Capigruppo Zanda (PD), Schifani (PdL), Susta (SCpI), Zeller (Aut-PSI) e De Petris (Misto-SEL). Con essa si delibera di esprimere alla Ministro Kyenge la piena solidarietà del Senato della Repubblica, nonché l'apprezzamento per l'attività che sta svolgendo, e di assicurare il proprio sostegno alle iniziative che la Ministro per l'integrazione è chiamata a intraprendere in relazione alle funzioni delegate dal Presidente del Consiglio dei Ministri, finalizzate a contrastare ogni forma e causa di discriminazione.
Nell'illustrare la mozione n. 112 la senatrice Fedeli (PD) ha deprecato i volgari attacchi sessisti e razzisti, lesivi della dignità personale e istituzionale, di cui è stata oggetto la Ministro Kyenge, e ha sottolineato il valore simbolico della mozione finalizzata ad assicurare alla Ministro il sostegno delle istituzioni.
Nella discussione sono intervenuti i senatori: Michela Montevecchi, Ciampolillo (M5S); Rosa Maria De Giorgi, Micheloni, Puppato, Sollo, Corsini (PD); Alessandra Mussolini, Paola Pelino (PdL); Barani (GAL) e Alessia Petraglia (Misto).
Nel giorno del compleanno di Nelson Mandela, la Ministro per l'integrazione ha ringraziato i senatori per la solidarietà trasversale e per un atto simbolico forte che rafforza le istituzioni e l'intera cittadinanza.
Hanno svolto dichiarazioni di voto a favore della mozione i senatori: Buemi (Aut-PSI), Adele Gambaro (Misto), Stefania Giannini (SCpI), Ornella Bertorotta (M5S), Bondi (PdL), Anna Finocchiaro (PD), i quali hanno rimarcato l'opportunità di riconoscere l'importanza del principio dell'integrazione, sottolineando che compito primario della classe politica è trasmettere i valori della convivenza civile e educare le nuove generazioni alla diversità come opportunità di crescita e arricchimento.
Ha espresso invece un voto di astensione il senatore Crosio (LN-Aut), che ha ribadito come la Lega Nord non condivida la politica della Ministro in tema di ius soli che, in una congiuntura economica sfavorevole, rischia di compromettere il processo di integrazione in atto nel Paese.