Riforme. Che impatto ha avuto l’armonizzazione dei bilanci sui conti dei comuni italiani?
Nuovo pareggio di bilancio, fatturazione elettronica, split payment, codice degli appalti: la contabilità degli enti pubblici italiani è stata rivoluzionata, negli ultimi anni, da una serie di profonde riforme. E una delle più radicali è stata, a partire dal 2011, l'armonizzazione dei bilanci.
Non è stata una rivoluzione indolore: per rispettare i nuovi sistemi contabili - molto complessi da mettere in pratica: oltre 800 pagine di regole - molti sindaci hanno dovuto attuare una vera e propria operazione-verità sui conti del proprio comune, mettendo ordine tra entrate e uscite, cancellando crediti inesigibili, velocizzando i pagamenti e rendendo più efficace la riscossione. A essere in difficoltà si sono dimostrati soprattutto i comuni più piccoli, quelli con meno risorse umane e strumentali a disposizione: su 150 municipi che nel 2015 non hanno rispettato il patto di stabilità interno ben 103 erano sotto i 5 mila abitanti.
Come se la sono cavata, in media, tutti gli altri? Quali effetti ha avuto la riforma? Qui la prima valutazione sull'impatto delle nuove regole sui bilanci comunali.
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