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Terremoti. L'Aquila 2009, Pianura padana 2012, Centro Italia 2016: risorse e leggi per la ricostruzione

Foto Terremoti. L'Aquila 2009, Pianura padana 2012, Centro Italia 2016: risorse e leggi per la ricostruzione

Il 24 agosto 2016, alle 3.36, un terremoto di magnitudo Richter ML 6.0 ha colpito il Centro Italia distruggendo Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto e Pescara del Tronto. Alle 4.33 una nuova scossa, stavolta di magnitudo 5.4, ha distrutto Norcia. Da quel momento il Centro Italia ha tremato più di 72 mila volte, con un picco registrato, alle 7.40 del 30 ottobre, tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno: con una magnitudo 6.5 è stato il terremoto più forte avvenuto in Italia dopo quello, di magnitudo Mw 6.8, che nel 1980 ha distrutto l'Irpinia. Il 18 gennaio il sisma ha colpito ancora, in Abruzzo, nel settore Campotosto-Montereale.

Il bilancio di questa sequenza sismica è stato pesantissimo in termini di vite umane perdute, di economia sconvolta, di patrimonio culturale devastato. I danni materiali, stimati dalla Protezione civile in 23 miliardi e 530 milioni di euro, sono andati ad aggiungersi a quelli, già ingenti, degli ultimi due gravi sismi che hanno colpito l'Italia nel 2009, all'Aquila, e nel 2012 nella pianura padana.

Questo studio analizza le risorse finanziarie messe in campo per far fronte ai disastri degli ultimi 8 anni e approfondisce, per l'ultimo sisma, anche le risposte normative: tre decreti legge modificati e integrati da innumerevoli novelle - ultimo a intervenire, il 1° agosto, il decreto Mezzogiorno - che si aggiungono a 35 ordinanze del commissario straordinario e ad altre 26 di protezione civile.

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