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54ª Seduta pubblica
Martedì 2 luglio 2013 alle ore 11:00
L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 783 di conversione in legge del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, recante disposizioni urgenti per il recepimento della direttiva 2010/31 UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale.
Il provvedimento, che mira a potenziare gli strumenti necessari per riqualificare il patrimonio immobiliare in conformità al diritto dell'Unione europea e nell'approssimarsi della scadenza degli attuali benefici fiscali, è stato esaminato in sede referente dalle Commissioni riunite finanze e industria, ove è stato oggetto di un ciclo di audizioni informali. Il decreto-legge proroga di sei mesi - fino al 31 dicembre 2013 - e innalza al 65 per cento l'attuale regime delle detrazioni fiscali per gli interventi di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici e prevede il recepimento di punti chiave della direttiva UE n. 31 del 2010, riguardanti l'adozione di una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici, la definizione di edifici a energia quasi zero, l'adozione di un sistema di certificazione della prestazione energetica degli edifici, l'adozione di misure per ispezioni periodiche degli impianti di riscaldamento e climatizzazione.
Riferendo sulle parti di competenza della 10a Commissione, il relatore, senatore Tomaselli (PD), si è soffermato sulle norme volte a superare le procedure di infrazione avviate nei confronti dell'Italia per il mancato recepimento della direttiva europea n. 31 del 2010, le cui finalità sono: migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, agevolare le fonti rinnovabili, incentivare la diversificazione energetica, sostenere la competitività tecnologica dell'industria nazionale, coniugare efficienza energetica e sviluppo del settore edilizio, conseguire gli obiettivi nazionali in materia energetica e ambientale, razionalizzare le procedure e garantire uniformità sul territorio nazionale. Rilevando che il rilancio del settore dell'edilizia ha ricadute positive su occupazione, crescita del PIL, emersione del sommerso, il relatore ha auspicato il prolungamento degli incentivi per l'efficienza energetica e ha dato conto degli emendamenti approvati in Commissione, con i quali si propone l'estensione degli incentivi agli interventi di consolidamento antisismico degli immobili e all'acquisto di elettrodomestici, l'utilizzo del fondo di garanzia per l'edilizia popolare, la modifica delle modalità di copertura con riferimento all'incremento dell'Iva sui prodotti editoriali.
Riferendo sulle parti di competenza della 6a Commissione, il relatore, senatore Sciascia (PdL), si è soffermato sugli articoli da 14 a 20, che contengono diposizioni fiscali agevolative in tema di incremento della capacità di risparmio energetico. L'articolo 14 proroga al 31 dicembre l'ecobonus per interventi finalizzati al risparmio energetico degli immobili, con esclusione delle spese relative alla pompa di calore ad alta efficienza. La detrazione, non cumulabile con quella fruibile per ristrutturazioni edilizie, è incrementata dal 50 al 65 per cento ed è ripartita in dieci annualità. L'articolo 16 proroga al 31 dicembre la detrazione Irpef per le spese di ristrutturazione edilizia, elevandola dal 33 al 50 per cento e aumentando il tetto massimo a 96 mila euro, e riconosce una detrazione del 50 per cento, fino a un massimo di 10.000 euro, per l'acquisto di mobili finalizzati all'arredo dell'unità ristrutturata. L'articolo 17 modifica i sistemi di qualificazione degli installatori di impianti alimentati da fonti rinnovabili al fine di garantirne l'operatività. Gli articoli 19 e 20 individuano le modalità di copertura finanziaria nell'incremento dell'aliquota IVA per i supporti integrativi allegati ai prodotti editoriali e per la somministrazione di alimenti e bevande tramite distributori automatici.
Nella discussione generale sono intervenuti i senatori: Piccoli, Caridi, Galimberti, Paola Pelino (PdL); Camilla Fabbri, Collina, Mirabelli (PD); Arrigoni (LN-Aut); Cioffi, Castaldi (M5S); Di Biagio (SCpI).
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