Senato TV
545ª Seduta pubblica
Martedì 1 dicembre 2015 alle ore 16:30
L'Assemblea ha avviato la discussione di mozioni sulle politiche di contrasto ai cambiamenti climatici.
La sen. Puppato (PD) ha illustrato la mozione n. 441. Articolata in 17 punti, essa impegna, tra l'altro, il Governo ad attivarsi affinché la conferenza di Parigi approvi un accordo globale e vincolante sulla riduzione delle emissioni, con la partecipazione di tutti o dei principali Paesi; ad attivarsi affinché l'Unione europea riveda al rialzo gli obiettivi del quadro 2030 per le politiche climatiche ed energetiche e adotti forme di fiscalità ambientale, tra cui la carbon tax; a rimuovere incentivi e sussidi all'uso di combustibili fossili e a definire una vera e propria road map di decarbonizzazione; a favorire lo sviluppo delle tecnologie ecosostenibili, a promuovere l'efficienza energetica e le fonti rinnovabili.
La sen. Nugnes (M5S) ha illustrato la mozione n. 477, che prevede impegni analoghi e misure di contrasto allo spreco alimentare, mentre la sen. De Petris (Misto-SEL) ha illustrato la mozione n. 485, che sostiene anche il riconoscimento della relazione tra cambiamenti climatici e diritti umani. M5S e SEL hanno ricordato che la conferenza di Parigi, già in corso, è l'ultima occasione per evitare di imboccare una strada senza ritorno. Hanno quindi manifestato stupore per le dichiarazioni ambiziose del Presidente del Consiglio: il Governo italiano, al di là degli impegni assunti nelle sedi internazionali, ha ostacolato le fonti rinnovabili, ha agevolato le fonti fossili, ha autorizzato trivellazioni e inceneritori, ha favorito le lobby degli idrocarburi e le imprese energivore.
Il sen. Arrigoni (LN), nell'illustrare la mozione n. 489, ha evidenziato la necessità di un accordo globale durevole, trasparente e vincolante. La mozione impegna il Governo, in sede europea, a far valere i legittimi interessi nazionali (valorizzazione delle esperienze industriali e tecnologiche italiane di eccellenza, ricorso a meccanismi flessibili e misure calibrate sulle esigenze delle piccole imprese), a lasciare libertà ai Paesi UE nel determinare lo specifico mix fra efficientamento energetico e ricorso alle energie rinnovabili, a prevedere cicli di approfondimento nelle scuole sul tema dei cambiamenti climatici.
Il sen. D'Alì (FI-PdL), illustrando la mozione n. 490, ha ricordato che l'accordo, se non sottoscritto da USA, Cina, India, è inutile: il Governo italiano non dovrebbe sottoscrivere accordi non vincolanti per tutti i Paesi. I dati sul riscaldamento dell'atmosfera non sono condivisi dall'intera comunità scientifica: sarebbe preferibile impegnare risorse per contrastare la deforestazione e l'inquinamento del mare.
Il sen. Zizza (CR) ha illustrato la mozione n. 491, che impegna il Governo ad armonizzare la legislazione nazionale con quella europea in materia ambientale, a promuovere un'efficace politica industriale per la sostenibilità ambientale, a migliorare la rete dei trasporti, a incentivare e premiare condotte virtuose mediante una cabina di regia nazionale.
E' iniziata la discussione alla quale hanno partecipato i sen. Marinello (AP), Mineo (Misto) e Cioffi (M5S), i quali hanno ricordato che il surriscaldamento dipende dal modello di sviluppo, Maurizio Romani (Misto-IdV), Girotto (M5S), Dalla Zuanna (PD) e Consiglio (LN).
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