Senato TV
149ª Seduta pubblica
Mercoledì 11 dicembre 2013 alle ore 09:30
L'Assemblea ha approvato, in via definitiva, il ddl n. 1174 di conversione in legge del decreto legge 15 ottobre 2013, n. 120, recante misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione, già approvato dalla Camera dei deputati. La cosiddetta manovrina di 1,6 miliardi, che servirà a garantire il rientro nel 3 per cento del rapporto deficit/Pil, realizza la correzione dei conti pubblici attraverso tagli ai Ministeri e una stretta al patto di stabilità interno dei comuni.
Nella seduta pomeridiana di ieri si è svolta la discussione generale e, nel passaggio all'esame dell'articolato, sono stati respinti tutti gli emendamenti riferiti al testo del decreto-legge.
Nelle odierne dichiarazioni di voto sono intervenuti a favore del provvedimento, sottolineandone con diversi accenti il carattere propedeutico alla definizione della legge di stabilità e auspicando la necessità di un maggiore impegno da parte del Governo nel raggiungimento degli obiettivi programmatici, i senatori Angela D'Onghia (PI), D'Alì (NCD) e Santini (PD).
Hanno annunciato invece voto contrario: il senatore Barani (GAL), che ha posto l'accento sulla disomogeneità di un decreto che nella parte relativa al problema dell'immigrazione prevede nuovi finanziamenti a pioggia anziché puntare sulla prevenzione degli sbarchi. Il senatore Uras (Misto-SEL), che ha criticato la natura emergenziale della manovrina, priva di carattere strutturale e incapace di rispondere ai bisogni reali del Paese. La senatrice Silvana Comaroli (LN-Aut), che ha giudicato inaccettabile l'inasprimento dei vincoli del patto di stabilità interno e il venir meno del criterio di premialità per i comuni virtuosi. La senatrice Bulgarelli (M5S), che ha evidenziato le contraddizioni di un decreto che distoglie fondi dedicati a sviluppo del territorio e coesione. La senatrice Anna Bonfrisco (FI-PdL), la quale ha negato il carattere propedeutico del provvedimento che non aiuta a garantire la stabilità e non presta la dovuta attenzione alle Forze dell'ordine.
Il senatore Volpi (LN-Aut), in dissenso dal Gruppo, ha dichiarato di non partecipare alla votazione.
Al termine della seduta, su sollecitazione dei senatori Uras (Misto-SEL) e Silvana Amati (PD), accolta con favore dal Presidente Calderoli, si è svolto un breve dibattito sul disagio sociale e sulle proteste in atto in varie zone del Paese, con particolare riferimento ai cosiddetti forconi, nel quale hanno preso la parola i senatori Amati (PD), D'Alì (NCD), Divina (LN-Aut), Puglia (M5S), Alessandra Mussolini (FI-PdL), Buemi (Aut-PSI).
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