Senato TV
71ª Seduta pubblica
Giovedì 18 luglio 2013 alle ore 09:34
All'unanimità, l'Assemblea ha approvato, in via definitiva, il ddl n. 825, recante istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere. Restano pertanto assorbiti i ddl nn. 93, 653, 722 e 827.
Il ddl riproduce essenzialmente il testo della legge n. 192 del 2008, istitutiva della Commissione antimafia nella XVI legislatura, che ampliò l'oggetto di analisi alle associazioni criminali straniere. Le principali variazioni concernono l'utilizzo dell'espressione "mafie" al plurale e la disposizione relativa al caso di sopravvenienza, in capo ad un componente della Commissione, delle situazioni previste nella proposta di autoregolamentazione.
I compiti della Commissione consistono nella verifica, indagine e formulazione di proposte migliorative su diversi temi e profili: l'attuazione della legge La Torre, che ha introdotto nel codice penale il delitto di associazione di tipo mafioso; la normativa sui collaboratori di giustizia; l'applicazione dell'articolo 41-bis del regolamento penitenziario agli imputati condannati per reati mafiosi; l'azione di prevenzione e cooperazione giudiziaria a livello europeo internazionale; i connotati socioculturali delle organizzazioni criminali; il rapporto tra mafia e politica con specifico riguardo all'infiltrazione negli organi amministrativi, alla selezione di candidature e gruppi dirigenti, all'infiltrazione negli appalti e nelle opere pubbliche.
I poteri della Commissione sono analoghi a quelli dell'autorità giudiziaria, anche se la Commissione non può adottare provvedimenti attinenti la libertà e la segretezza della corrispondenza né limitazioni della libertà personale. Resta vigente la disciplina in tema di segreto professionale bancario; non sono invece opponibili il segreto d'ufficio e il segreto di Stato. I 50 componenti della Commissione e il personale addetto sono vincolati al segreto, che è sanzionato penalmente.
Nella seduta pomeridiana di ieri si è conclusa la discussione generale. Nel passaggio all'esame degli articoli non sono state approvate proposte di modifica. Il Governo ha accolto come raccomandazione gli ordini del giorno G1.101 (testo 2), G1.102 (testo 2), G1.103 (testo 2), che lo impegnano a verificare la possibilità, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica, di mantenere operativo il posto fisso di Polizia di Stato di Casapesenna; di potenziare, sia sotto il profilo organico che funzionale, la DIA; di revocare la disposizione relativa alla chiusura del presidio DIA presso l'aeroporto di Malpensa.
Tutti i Gruppi hanno votato a favore del provvedimento. Le dichiarazioni di voto finali sono state svolte dai senatori: Mauro (GAL), che ha sottolineato l'estensione dell'attività di controllo della Commissione anche alle mafie internazionali; Buemi (Aut-PSI) che ha invocato l'impiego di strumenti più efficaci per colpire le nuove modalità di azione della criminalità in ambito finanziario; De Cristofaro (Misto-SEL), il quale ha ricordato i notevoli proventi criminali ricavati dalla gestione dei rifiuti e dai canali finanziari; Patrizia Bisinella (LN-Aut), che ha messo l'accento sulla necessità di combattere con forza un fenomeno che minaccia in modo permanente le attività economiche dello Stato; Di Maggio (SCpI), che ha posto l'accento sulla moralità come condizione essenziale per un impegno condiviso nella lotta alle mafie; Giarrusso (M5S), che ha suggerito di approfondire le conseguenze geopolitiche dell'attività delle organizzazioni criminali mafiose nazionali e straniere, con particolare riguardo alle infiltrazioni nell'economia e nella finanza; Bruno (PdL) che ha ribadito come la lotta alla mafia sia compito precipuo delle Forze dell'ordine i cui poteri devono perciò essere rafforzati; Doris Lo Moro (PD), che ha sottolineato l'importanza dell'unità di intenti delle forze politiche e giudiziarie nel combattere la criminalità organizzata attraverso azioni concrete come la modifica dell'articolo sul voto di scambio politico mafioso.
In apertura di seduta il Presidente di turno Gasparri e i senatori Emilia Grazia De Biasi (PD), Airola (M5S) e Liuzzi (PdL) hanno ricordato la figura di Vincenzo Cerami, sceneggiatore, scrittore e drammaturgo, scomparso ieri.
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