Senato TV
68ª Seduta pubblica
Martedì 16 luglio 2013 alle ore 16:37
Il Ministro dell'interno Alfano ha riferito all'Assemblea le conclusioni dell'inchiesta interna del Capo della Polizia sulla vicenda Shalabayeva - l'espulsione della moglie di un dissidente kazako, Ablyazov, latitante ricercato a livello internazionale - di cui nessun membro del Governo era stato informato. Nella prassi non esisteva obbligo di informazione dell'espulsione, anche perché non si sapeva che la donna era moglie di un oppositore. L'interessamento alla vicenda dell'autorità consolare kazaka, che ha dato impulso alla perquisizione, avrebbe dovuto però suggerire scelte diverse. La regolarità formale del procedimento di espulsione è stata verificata e confermata. Il Ministro Alfano ha però chiesto una riorganizzazione complessiva del Dipartimento di pubblica sicurezza, perché simili episodi non abbiano a ripetersi, e ha accettato le dimissioni del Capo di Gabinetto. Il Governo, tramite la Ministro degli esteri Bonino, si sta adoperando perché siano rispettati i diritti di Alma Shalabayeva.
Nella successiva discussione sono intervenuti i senatori Ferrara (GAL), De Cristofaro (Misto-SEL), Bitonci (LN-Aut), Susta (SCpI), Giarrusso (M5S), Gasparri (PdL) e Martini (PD).
PdL e GAL hanno rilevato l'assenza di responsabilità soggettiva del Ministro e hanno criticato il tentativo di speculazione politica dei Gruppi di opposizione. Scelta Civica per l'Italia ha invitato il Governo a mettere in atto le iniziative di carattere amministrativo, disciplinare e legislativo necessarie ad evitare il ripetersi di questi episodi. SEL e M5S non hanno creduto all'estraneità del Ministro Alfano alla vicenda e hanno chiesto le sue dimissioni. La Lega Nord ha criticato l'assenza del Presidente del Consiglio, principale responsabile di una grave violazione dei diritti umani. Il PD si è riservato ulteriori approfondimenti e ha chiesto al Governo di continuare a seguire la vicenda.
L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 843 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 maggio 2013, n. 54, recante interventi urgenti in tema di sospensione dell'imposta municipale propria, di rifinanziamento di ammortizzatori sociali in deroga, di proroga in materia di lavoro a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni e di eliminazione degli stipendi dei parlamentari membri del Governo, già approvato dalla Camera dei deputati.
Nella seduta antimeridiana i relatori hanno illustrato il contenuto del ddl e ha avuto inizio la discussione generale che si è conclusa con gli interventi dei senatori: Consiglio (LN-Aut); Ichino (SCpI); Alessandra Bencini (LN-Aut); Caridi (PdL); Moscardelli (PD).
In replica il relatore Sacconi (PdL) ha sottolineato la necessità che gli ammortizzatori sociali in deroga siano orientati alla reintegrazione dei posti di lavoro. Il relatore Mauro Maria Marino (PD) ha tenuto a precisare che la sospensione dell'IMU rappresenta il primo atto di un processo complessivo di riforma della tassazione immobiliare. Ha poi preso la parola il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali dell'Aringa, che ha ribadito il carattere urgente del provvedimento in relazione alla necessità di dare risposta immediata ai lavoratori e alle aziende in sofferenza.
In apertura di seduta il Presidente Grasso ha comunicato le integrazioni al calendario corrente, approvate dalla Conferenza dei Capigruppo. Venerdì sarà discussa e votata la mozione di sfiducia individuale nei confronti del Ministro Alfano. La giornata di lunedì prossimo sarà riservata all'attività delle Commissioni.
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