Senato TV
867ª Seduta pubblica
Giovedì 27 luglio 2017 alle ore 09:30
A conclusione di un dibattito vivo e partecipato (v. Resoconto stenografico), l'Assemblea ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando definitivamente l'articolo unico del ddl n. 2879 di conversione del decreto-legge 25 giugno 2017, n. 99, recante disposizioni urgenti per la liquidazione coatta amministrativa di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. e di Veneto Banca S.p.A.
Nella seduta di ieri il relatore, sen. Marino Mauro Maria (PD) ha illustrato il provvedimento, sono state respinte questioni pregiudiziali ed è iniziata la discussione generale.
L'articolo 1 delimita l'ambito di applicazione della disposizione. L'articolo 2 definisce la procedura attraverso cui il Ministro dell'economia e delle finanze, con propri decreti adottati su proposta della Banca d'Italia, provvede a sottoporre le banche a liquidazione coatta amministrativa. L'articolo 3 disciplina la cessione dell'azienda delle banche venete poste in liquidazione e le spese connesse alla procedura selettiva. L'articolo 4 definisce gli interventi finanziari posti a carico dello Stato finalizzati ad assicurare la protezione del risparmio e il rafforzamento patrimoniale del sistema bancario: l'iniezione di liquidità è pari a circa 4,8 miliardi di euro e la concessione di garanzie statali arriva ad un ammontare massimo di circa 12 miliardi di euro. L'articolo 5 regola la cessione alla società S.G.A. S.p.A., da parte dei commissari liquidatori, dei crediti deteriorati e di altri attivi non ceduti o retrocessi. L'articolo 6 disciplina le misure di ristoro a favore degli investitori. L'articolo 7 introduce specifiche norme in materia di trattamento fiscale delle cessioni. L'articolo 8 prevede misure tecniche di attuazione. L'articolo 9 contiene disposizioni finanziarie.
Oggi la discussione generale si è conclusa con l'intervento del sen. Moscardelli (PD). Dopo la replica del relatore, il Ministro dei rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro ha posto la questione di fiducia sull'approvazione del testo licenziato dalla Camera. Nella discussione sulla fiducia sono intervenuti i sen. Erika Stefani (LN), Laura Bottici, Barbara Lezzi, Martelli, Manuela Serra (M5S), Anna Cinzia Bonfrisco (FL), Barani (ALA). Hanno svolto dichiarazione di voto convintamente favorevole i sen. Conte (AP) e Gianluca Rossi (PD). Hanno espresso un voto favorevole per senso di responsabilità nei confronti del Paese, pur manifestando disagio e nutrendo riserve e perplessità di merito e di metodo, i sen. Fornaro (Art.1-MDP) e Molinari (Misto-IdV). Hanno annunciato voto contrario, valorizzando però il lavoro svolto in Parlamento e riconoscendo i presupposti di necessità del decreto, i sen. Barani (ALA), Anna Cinzia Bonfrisco (FL) e Carraro (FI-PdL). Hanno annunciato un convinto voto contrario, evidenziando che il decreto non segna una discontinuità rispetto ai provvedimenti ingiusti e non risolutivi adottati in passato i sen. Tosato (LN) Paola De Pin (GAL), Loredana De Petris (SI) e Cappelletti (M5S). Tutti i Gruppi parlamentari hanno concordato sulla necessità di una nuova politica che tuteli i risparmiatori, il credito popolare e cooperativo, la specificità del sistema Paese nel contesto internazionale, una politica capace di promuovere un autentico sviluppo, di restituire fiducia ai cittadini, di garantire una prospettiva alle future generazioni. In dissenso dal Gruppo il sen. Sacconi (AP) non ha votato la fiducia.
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