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860ª Seduta pubblica

Martedì 18 luglio 2017 alle ore 11:02

Comunicato di seduta

L'Assemblea ha avviato la discussione di mozioni sulla proliferazione delle armi nucleari.

Il sen. Cotti (M5S) ha illustrato la mozione n. 405, sottoscritta dai Gruppi M5S, PD, Misto, Art. 1-MDP, GAL, FL, ALA, Aut e FI-PdL, che impegna il Governo a non procedere all'acquisizione dei requisiti hardware e software necessari per equipaggiare le varie versioni del velivolo F-35 delle capacità necessarie per trasportare e sganciare armi nucleari del tipo B61-12, il cui schieramento operativo sul territorio europeo è previsto a partire dalla fine del presente decennio nell'ambito dei programmi di condivisione nucleare dell'Alleanza atlantica.

La sen. De Petris (SI-SEL) ha illustrato la mozione n. 739 (Testo 2) che, partendo dal presupposto che la sussistenza delle armi nucleari sul pianeta rappresenta una minaccia per la sopravvivenza dell'umanità, impegna il Governo a ratificare, subito dopo la data del 20 settembre 2017, il Trattato per la messa al bando delle armi nucleari, anche al fine di garantire la sua effettiva entrata in vigore che avverrà successivamente alla ratifica da parte di 50 Paesi; ad avviare, nell'immediato, un percorso che porti alla totale rimozione, da parte degli Stati Uniti, delle armi nucleari presenti nelle basi e nei porti italiani.

Il sen. Cotti ha illustrato la mozione n. 795 (Testo 2) che impegna il Governo ad aderire al Trattato per il bando definitivo giuridicamente vincolante per vietare le armi nucleari, che porti alla loro totale eliminazione, approvato a New York il 7 luglio 2017 dalla conferenza ONU appositamente convocata, dando seguito alle conseguenti procedure di ratifica dello stesso nei termini più brevi possibili; ad avviare un percorso giuridico-diplomatico per la revisione di tutti gli accordi e trattati in essere che consentono il transito, la sosta e il ricovero nel territorio italiano di armamenti nucleari; a promuovere in Italia azioni, progetti e programmi, di concerto con la società civile, per la promozione di politiche di pace e disarmo nucleare.

Il sen. Divina (LN) ha illustrato la mozione n. 799 che, impegna il Governo a intensificare i propri sforzi in tutte le sedi competenti, affinché venga progressivamente depotenziata la spinta ad allargare e modernizzare gli arsenali nucleari militari; a favorire il dialogo tra le maggiori potenze nucleari del pianeta, quale miglior precondizione della progressiva e bilanciata riduzione degli ordigni atomici nel mondo; a confermare l'impegno del nostro Paese a scoraggiare il fenomeno della proliferazione nucleare tra le potenze emergenti ed altresì nei confronti di Stati nostri alleati, come la Germania ed il Giappone, che starebbero riflettendo sull'opportunità o meno di dotarsi di propri arsenali atomici; a non rinunciare, data la criticità dell'attuale situazione internazionale, alla garanzia comunque ancora offerta dalla disponibilità statunitense a proteggere anche nuclearmente l'Europa, ed il nostro stesso Paese, non necessariamente rispetto alla Russia, ma, più in generale, contro qualsiasi aggressore potenziale; a chiarire la posizione del nostro Paese in merito all'eventualità che un giorno la "Force de frappe" francese divenga il nucleo del deterrente nucleare di un'Europa integrata anche dal punto di vista militare.

La sen. Manassero (PD) ha illustrato la mozione n. 801 della maggioranza che, partendo dal presupposto che il disarmo nucleare costituisce uno degli obiettivi principali di politica estera del Governo italiano, impegna il Governo a continuare a perseguire l'obiettivo di un mondo privo di armi nucleari, attraverso un approccio progressivo e inclusivo al disarmo, che riconosca la centralità del Trattato di non proliferazione nucleare e attraverso modalità che promuovano la stabilità internazionale; ad impegnarsi con i partner per favorire l'universalizzazione ed il rafforzamento del Trattato di non proliferazione nucleare, l'entrata in vigore del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT), la conclusione di un Trattato sulla messa al bando del materiale fissile idoneo alla fabbricazione di armi nucleari (FMCT), il consolidamento e la creazione di zone libere da armi nucleari, soprattutto in Medio oriente, e altre misure di trasparenza e costruzione della fiducia.

Il sen. Fornaro ha illustrato la mozione n. 817, che impegna il Governo ad adottare, attraverso una nuova strategia diplomatica, azioni opportune al fine di consentire, nel rispetto degli impegni internazionali già assunti, la sottoscrizione del trattato giuridicamente vincolante sul divieto delle armi nucleari, approvato a New York il 7 luglio 2017 dalla conferenza ONU appositamente convocata, dando seguito alle conseguenti procedure di ratifica dello stesso.

Alla conseguente discussione hanno preso parte i sen. Battista (Art. 1-MDP) e Silvana Amati (PD).

Il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Amendola ha accolto la mozione della maggioranza e, previa riformulazione, la mozione di Art. 1-MDP respingendo le restanti mozioni.

Hanno svolto dichiarazione di voto i sen. Fornaro (Art. 1-MDP), Divina (LN), Marino Luigi (AP), Loredana De Petris (SI-SEL), Cotti (M5S), Alicata (FI-PdL) e Sangalli (PD). Secondo Art. 1- MDP, pur manifestando talune perplessità, l'impegno del Governo è un piccolo passo nella giusta direzione. LN ha evidenziato che le armi nucleari hanno anche contribuito a mantenere la pace tra le maggiori potenze del pianeta; quello che preoccupa è piuttosto il crescente interesse nei confronti della loro acquisizione da parte di Paesi che spesso non condividono la medesima cultura e razionalità strategica "occidentale". A giudizio di AP, FI-PdL e PD il disarmo nucleare deve avvenire seguendo un approccio progressivo e negoziato. Secondo SI-SEL e M5S la mancata sottoscrizione dell'Italia del Trattato per la messa al bando delle armi nucleari nonché il mancato avvio di un percorso che porti alla totale rimozione, da parte degli Stati Uniti, delle armi nucleari presenti nelle basi e nei porti italiani rappresentano un pericolo per il destino dei popoli.

Respinte le mozioni n. 405, sottoscritta da M5S, PD, Misto, Art. 1-MDP, GAL, FL, ALA, Aut e FI-PdL, n. 739 (testo 2) del Gruppo Misto, n. 795 (Testo 2) di M5S e n. 799 di LN, dopo che per due volte è mancato il numero legale sulla votazione della mozione di maggioranza, la presidente di turno Di Giorgi ha rinviato il seguito delle votazioni ad altra seduta.

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