Senato TV
665ª Seduta pubblica
Giovedì 21 luglio 2016 alle ore 09:32
L'Assemblea ha approvato la proposta della Giunta delle elezioni e delle immunità di deliberare, rispetto ad un procedimento penale per diffamazione aggravata, che le dichiarazioni rese dal senatore Mario Michele Giarrusso non costituiscono opinioni espresse nell'esercizio della funzione parlamentare e non ricadono nell'ipotesi di insindacabilità.
Nella seduta di ieri il sen. Augello (CoR), svolgendo la relazione, ha ricordato che il senatore è indagato a seguito della querela della deputata del PD Maria Greco, accusata di comportamenti denotanti contiguità con gli ambienti mafiosi in una campagna elettorale. Nella discussione, il sen. Giarrusso (M5S) ha dichiarato di voler rinunciare all'insindacabilità. In difformità dalle conclusioni della Giunta, i sen. Buemi (Aut), Falanga (AL-A) e Carraro (FI-PdL) si sono pronunciati a favore dell'insindacabilità, che copre anche la critica politica aspra, e hanno richiamato l'Assemblea alla coerenza, ricordando che, nella seduta di ieri, per analoga fattispecie riguardante il sen. Esposito (PD), è stata deliberata l'insindacabilità. Il sen. Giovanardi (GAL), dopo aver rilevato che la richiesta di insindacabilità è stata avanzata dall'interessato nel procedimento penale, ha invocato l'applicazione di criteri uniformi, che prescindano dall'appartenenza politica. I sen. Cucca e Scalia (PD), invece, hanno annunciato voto favorevole alla proposta della Giunta: la critica politica non può sconfinare in accuse gravissime. Secondo i sen. Orellana e Battista (Aut), che hanno annunciato voto favorevole alla proposta della Giunta, il senatore Giarrusso deve rispondere delle sue accuse in tribunale. I sen. Ferrara (GAL) e Serenella Fucksia (Misto) hanno rilevato che l'insindacabilità non è nella disposizione del singolo parlamentare, trattandosi di istituto che tutela la funzione parlamentare. In replica il relatore, sen. Augello (CoR), ha ricordato che la copertura dell'insidacabilità richiede che le dichiarazioni extra moenia siano collegate all'attività parlamentare. Nelle dichiarazioni di voto il sen. D'Anna (AL-A), in nome dei principi liberali, ha annunciato voto contrario alla proposta della Giunta, pur rimproverando agli esponenti di M5S un'opera di deligittimazione costante delle istituzioni. Il sen. Lucidi (M5S), annunciando voto favorevole alla proposta della Giunta, ha ricordato che la deputata del PD, candidata a sindaco, si accompagnava ad un noto pluripregiudicato: la circostanza pone una questione di moralità politica, prima che di legalità. Il sen. Malan (FI-PdL) ha richiamato il Senato a non pronunciarsi sulle posizioni, sui modi o sulla volontà del senatore Giarrusso. Ha quindi annunciato voto contrario alla proposta della Giunta, ritenendo che le dichiarazioni rese in un comizio elettorale facciano parte della lotta politica. La sen. Bignami (Misto) ha annunciato voto favorevole all'insindacabilità, perché convinta che il senatore Giarrusso sia stato costretto dal Gruppo a rinunciare all'insindacabilità. Il sen. Stefano (Misto) ha annunciato di non partecipare alla votazione in quanto presidente della Giunta.
L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 2345, Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2015, approvato dalla Camera dei deputati.
Il ddl, composto di 21 articoli e di due allegati, è stato modificato dalla Camera che ha introdotto nuovi articoli e ha specificato i criteri per l'attuazione delle direttive. Complessivamente, il Governo è delegato ad attuare 13 direttive, una decisione quadro, una raccomandazione del Comitato europeo per il rischio sistemico, due direttive in via regolamentare, e ad adeguare la normativa nazionale a dodici regolamenti.
Il relatore, sen. Romano (Aut), ha ricordato preliminarmente la complessità del quadro europeo, segnato dai temi della Brexit, del terrorismo e delle banche. Ha poi segnalato che, a seguito di intese intercorse con la Camera e con il Governo, in sede referente sono stati accolti ordini del giorno ma non sono stati approvati emendamenti. Gli articoli 1 e 2 delegano il Governo ad attuare le direttive contenute negli allegati e a prevedere sanzioni. L'articolo 3 riguarda la prevenzione e la gestione della diffusione di specie esotiche invasive; l'articolo 4 riguarda la riduzione delle borse di plastica in materiale leggero; l'articolo 5 l'etichettatura e l'informazione sugli alimenti ai consumatori; l'articolo 6 la tutela consolare dei cittadini dell'Unione non rappresentati nei Paesi terzi; l'articolo 7 la normativa e le procedure di esportazione di prodotti e di tecnologie a duplice uso; l'articolo 8 riguarda le regole relative ai servizi della società dell'informazione; l'articolo 9 la commercializzazione dei prodotti da costruzione; l'articolo 10 prevede la creazione di un apposito Comitato nazionale per le politiche macroprudenziali, presieduto dalla Banca d'Italia; l'articolo 11 riguarda le commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta; l'articolo 12 i servizi di pagamento nel mercato interno; l'articolo 13 i fondi di investimento europei a lungo termine; l'articolo 14 la comparabilità delle spese relative al conto di pagamento; l'articolo 15 concerne la quarta direttiva antiriciclaggio; l'articolo 16 la qualità della benzina e del diesel e la promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili; l'articolo 17 la limitazione delle emissioni in atmosfera di alcuni inquinanti originati da impianti di combustione medi; l'articolo 18 riguarda l'equipaggiamento marittimo; l'articolo 19 la lotta alla corruzione nel settore privato; l'articolo 20 la gestione collettiva dei diritti d'autore; l'articolo 21 le caseine e i caseinati destinati all'alimentazione umana.
Alla discussione generale hanno preso parte i sen. Consiglio, Divina, Candiani (LN); Scilipoti Isgrò, Floris (FI-PdL); Liuzzi (CoR); Paola De Pin (GAL); Ichino, Nadia Ginetti (PD). Il seguito dell'esame è stato rinviato alla prossima settimana.
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