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644ª Seduta pubblica

Giovedì 23 giugno 2016 alle ore 09:35

Comunicato di seduta

L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 2223, recante norme per il contrasto al terrorismo, nonché ratifica ed esecuzione: a) della Convenzione del Consiglio d'Europa per la prevenzione del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005; b) della Convenzione internazionale per la soppressione di atti di terrorismo nucleare, fatta a New York il 14 settembre 2005; c) del Protocollo di Emendamento alla Convenzione europea per la repressione del terrorismo, fatto a Strasburgo il 15 maggio 2003; d) della Convenzione del Consiglio d'Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005; e) del Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d'Europa per la prevenzione del terrorismo, fatto a Riga il 22 ottobre 2015, già approvato dalla Camera dei deputati.

Nella seduta di ieri sono state svolte le relazioni ed è iniziata la discussione generale, che si è conclusa oggi con l'intervento del sen. Scilipoti Isgrò (FI-PdL).

Approvati i primi tre articoli senza modifiche, si è aperto un dibattito sull'articolo 4 che modifica il codice penale, introducendo nuove fattispecie relative al finanziamento di condotte con finalità di terrorismo e atti di terrorismo nucleare. I sen. Palma e Caliendo (FI-PdL) hanno evidenziato la necessità di aumentare alcune pene: il testo prevede la reclusione da sei a dodici anni per la creazione o il possesso di un ordigno nucleare e la reclusione non inferiore a quindici anni per il suo utilizzo; Forza Italia ha presentato emendamenti che prevedono una pena non inferiore a quindici anni per la detenzione di ordigni nucleari e l'ergastolo, o una pena non inferiore a venti anni, per il loro utilizzo. Respinta la richiesta di accantonamento, è stato approvato, con il parere contrario del relatore e del Governo, l'emendamento 4.10, a prima firma del sen. Caliendo (FI-PdL), che prevede la reclusione non inferiore a quindici anni per la detenzione di ordigni nucleari.

Dopo una breve sospensione, il relatore, sen. Lo Giudice (PD), ha rettificato il parere, pronunciandosi a favore dell'emendamento 4.12, che prevede una pena non inferiore a venti anni per l'utilizzo di ordigni nucleari; la proposta è stata approvata. FI-PdL ha evidenziato che i voti di AL-A sono determinanti per la maggioranza. Il sen. Zanda (PD) ha accusato FI-PdL di ostacolare i lavori; le opposizioni hanno replicato che la correzione, attraverso il libero confronto parlamentare, di scelte inopportune o di errori di valutazione, soprattutto in materie con profili tecnici, dovrebbe essere la regola e non l'eccezione.

Approvato senza modifiche l'articolo 5, prima della votazione dell'articolo 6 è mancato due volte il numero legale. Apprezzate le circostanze la Presidenza ha rinviato il seguito dell'esame alla prossima settimana.

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