La Conferenza dei Capigruppo ha approvato modifiche e integrazioni al calendario dei lavori. Martedì 19 alle ore 15 inizierà l'esame del ddl costituzionale per il superamento del bicameralismo paritario e la revisione del titolo V: le dichiarazioni di voto inizieranno mercoledì 20 alle ore 17. Il rinnovo delle Commissioni permanenti avverrà dopo la seconda deliberazione della riforma costituzionale. Giovedì 21 sarà discussa la relazione del Ministro Orlando sulla giustizia. Il 26 gennaio sarò discussa la mozione di sfiducia al Governo. Il 28 gennaio riprenderà l'esame del ddl sulle unioni civili.

Le opposizioni hanno rilevato che il contingentamento dei tempi sulla riforma costituzionale è ingiustificato e costituisce l'ennesima violazione delle procedure. Lo slittamento del rinnovo delle Commissioni, con conferimento delle cariche di Presidente e Vicepresidente, è utilizzato come mezzo di scambio o arma di ricatto per garantire alla maggioranza i 161 voti necessari in seconda deliberazione. Numerose le proposte di modifica del calendario. In sintesi, LN ha proposto che la discussione in Aula inizi solo ove concluso l'esame in Commissione e che non sia previsto un termine per il voto finale. SEL e M5S hanno proposto di anteporre alla riforma costituzionale il ddl sul reddito di dignità o di cittadinanza e hanno chiesto l'accelerazione dell'istituzione della Commissione d'inchiesta sul sistema bancario. FI-PdL e CR hanno chiesto di anticipare la discussione sulla mozione di sfiducia al Governo per la vicenda di Banca Etruria. GAL ha proposto di procedere domani al rinnovo delle Commissioni.

La votazione delle proposte di modifica del calendario è stata rinviata alla seduta pomeridiana.