Senato TV
555ª Seduta pubblica
Giovedì 17 dicembre 2015 alle ore 09:35
L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 1880-B, Riforma della RAI e del servizio pubblico radiotelevisivo, già approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati.
Nella seduta di ieri il relatore, sen. Ranucci (PD), ha osservato che la Camera dei deputati ha confermato l'impianto complessivo del ddl, con interventi di modifica ed integrazione che riguardano principalmente l'ampliamento dei contenuti del nuovo Piano per la trasparenza e la comunicazione aziendale, le funzioni e le responsabilità del direttore generale in fase di prima applicazione della normativa, la disciplina relativa ai contratti conclusi dalla RAI e dalle società da essa interamente partecipate.
Respinte, con unica votazione, le questioni pregiudiziali presentate dai sen. Erika Stefani (LN), Loredana De Petris (SEL), Cioffi (M5S) e Gasparri (FI-PdL), è iniziata la discussione generale. Hanno preso la parola i sen. Malan, D'Alì, Gibiino, Gasparri (FI-PdL); Maurizio Rossi (Misto), Crosio (LN) e Ciampolillo (M5S).
Le opposizioni hanno rilevato che la nuova governance della RAI non garantisce i principi di libertà, indipendenza e pluralismo del servizio pubblico radiotelevisivo, più volte richiamati nelle sentenze della Corte costituzionale, e consegna la RAI al Capo del Governo: l'amministratore delegato è una sua emanazione diretta. Il ddl, inoltre, non recepisce le indicazioni europee sulla trasparenza e la concorrenza, conferisce deleghe troppe ampie all'Esecutivo, prevede deroghe al codice degli appalti pubblici e indebolisce le procedure di controllo mentre sono in corso indagini della magistratura sui dirigenti RAI per corruzione, fondi neri, irregolarità nella gestione di appalti. Infine, a fronte dell'imminente scadenza dell'attuale concessione del servizio pubblico radiotelevisivo, fissata per il 6 maggio 2016, il ddl non affronta il nodo della ridefinizione dei contenuti del servizio pubblico.
In replica il relatore Ranucci (PD) e il Sottosegretario di Stato allo sviluppo economico Giacomelli hanno negato che il ddl accentri i poteri in capo all'amministratore delegato, che è formalmente nominato e revocato dal consiglio di amministrazione, titolare della funzione di indirizzo. Hanno ricordato inoltre che il Governo è intervenuto sul canone RAI in sede di legge di stabilità, dopo la soppressione parlamentare dell'articolo che conferiva una specifica delega in materia.
Respinta la proposta di non passaggio agli articoli, presentata dal sen. Malan (FI-PdL), si è passati all'esame degli emendamenti che sono stati tutti respinti.
Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto contrario i sen. Zizza (CR), Crosio (LN), D'Anna (AL), Mineo (Misto), Airola (M5S) e Malan (FI-PdL). Hanno annunciato voto favorevole i sen. Mancuso (AP) e Filippi (PD).
Nella votazione finale è mancato per due volte il numero legale. Il Presidente ha convocato la Conferenza dei Capigruppo che rinviato il seguito del ddl n. 1880-B dopo la votazione dei documenti di bilancio. Sulla votazione della proposta del sen. D'Alì (FI-PdL) di rinviare il ddl n. 1880-B al 12 gennaio è mancato il numero legale.
La Conferenza dei Capigruppo, riunitasi nel corso della seduta, ha approvato modifiche al calendario corrente e il nuovo calendario dei lavori fino al 28 gennaio 2016. L'esame in Aula dei ddl di bilancio inizierà martedì 22 dicembre. Dopo la sospensione, i lavori riprenderanno il 12 gennaio con l'esame della delega sugli appalti. Dal 19 al 21 gennaio sono previsti il decreto Ilva, ove trasmesso dalla Camera, e il seguito della legge quadro sulle missioni internazionali. Nella settimana successiva riprenderà l'esame del ddl sulle unioni civili. Le proposte di modifica del calendario sono state respinte. I sen. Candiani (LN) e Cotti (M5S) hanno proposto la calendarizzazione della mozione di sfiducia nei confronti del Ministro Boschi; la sen. De Petris (SEL) ha proposto di inserire in calendario la mozione sulle Ferrovie dello Stato e il ddl sul conflitto di interessi; il sen. D'Alì (FI-PdL) ha chiesto che l'esame della legge di stabilità sia preceduta da una variazione del DEF, che il ddl sulle unioni civili sia sostituito dalla riforma del sistema portuale e che il calendario sia integrato con una mozione sul sindacato ispettivo; il sen. Girotto (M5S) ha chiesto la calendarizzazione di mozioni per la stabilizzazione dell'eco bonus; la sen. Bonfrisco (CR) e altri senatori hanno chiesto la calendarizzazione di ddl per l'istituzione di Commissioni di inchiesta sugli appalti e sul salvataggio delle banche; il sen. Giovanardi (AP) ha proposto il rinvio in Commissione del ddl sulle unioni civili.
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