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448ª Seduta pubblica

Mercoledì 13 maggio 2015 alle ore 09:33

Comunicato di seduta

L'Assemblea ha approvato il ddl n. 1328, recante deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo, agroalimentare, della pesca e dell'acquacoltura. Il testo passa alla Camera.

Il provvedimento, collegato alla manovra di finanza pubblica, è articolato in sei titoli: il titolo I riguarda la semplificazione e la sicurezza agroalimentare; il titolo II la razionalizzazione e il contenimento della spesa pubblica; il titolo III la competitività e lo sviluppo delle imprese agricole e agroalimentari; il titolo IV disposizioni relative a singoli settori produttivi (trasformazione del pomodoro, riso, prodotti della pesca e dell'acquacoltura). In Commissione sono state introdotte norme sulla pesca e sull'acquacoltura e due ulteriori titoli: il V, in materia di lavoro agricolo, e il VI, sulle disposizioni finali.

Nella seduta di ieri è stato votato l'articolato: sono stati approvati emendamenti agli articoli 2, 3, 5, 6, 11, 14 e 29.

Nelle odierne dichiarazioni finali hanno annunciato voto contrario i sen. Candiani (LN), che ha rivolto critiche di metodo e di merito al Governo che ha aumentato l'IMU sui terreni agricoli e non protegge a sufficienza marchi d'origine e indicazioni geografiche; Ruvolo (GAL), che ha denunciato la mancata attivazione del fondo di solidarietà, finalizzato a contenere i costi assicurativi per le imprese agricole, e ha accusato il Governo di riordinare secondo criteri clientelari gli enti vigilati. La sen. Donno (M5S) ha evidenziato la natura propagandistica del ddl che non prevede la tracciabilità delle materie prime e degli alimenti composti, l'accesso delle piccole imprese al fondo di garanzia per il microcredito, aiuti concreti contro la xylella. Secondo il sen. Scoma (FI-PdL), al di là delle annunciate semplificazioni, il ddl ha un'impostazione dirigista e tende ad appesantire il commercio dei prodotti della pesca. Occorrerà, inoltre, attendere i decreti attuativi per valutare i risultati.

Nell'annunciare voto favorevole, il sen. Panizza (Aut) ha riconosciuto che l'iter tortuoso ha fatto perdere organicità al ddl. Ha segnalato inoltre diverse questioni da affrontare, soprattutto in materia di semplificazione. Il sen. Dalla Tor (NCD-UDC) considera il ddl un punto di partenza per rilanciare il settore dell'agricoltura e della pesca: il Gruppo si attende dal Governo una battaglia a livello europeo su etichettature e contraffazioni. La sen. Bertuzzi (PD) ha evidenziato la complessità del ddl e la riappropriazione da parte della politica nazionale della definizione di una strategia per rilanciare il settore. La sen. De Petris (SEL) ha annunciato l'astensione: il ddl ha perduto le ambizioni originarie e la crisi di un settore, che soffre la mancanza di una lungimirante politica agricola, non può essere affrontata soltanto con semplificazioni che rischiano peraltro di essere vanificate dalle modalità di recepimento della PAC.

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 1758, nel testo proposto dalla Commissione, recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea -Legge di delegazione europea 2014.

La relatrice, sen. Guerra (PD), ha spiegato che il ddl prevede il recepimento di importanti disposizioni sull'Unione bancaria europea, finalizzate alla stabilità e trasparenza dei mercati finanziari e alla tutela del risparmio e degli investimenti. In particolare, l'articolo 3 riguarda il meccanismo di vigilanza unica, l'articolo 6 riguarda la vigilanza sui depositi, l'articolo 7 riguarda la disciplina della crisi bancaria e il ricorso a strumenti di intervento pubblico. La Commissione ha introdotto diversi articoli che si riferiscono al pacchetto di regole Mifid 2: gli articoli 9 e 10 indicano principi e criteri per l'attuazione della direttiva in materia di organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) e della direttiva sulle sanzioni penali in caso di abusi di mercato; gli articoli 11 e 12 recano deleghe per l'adeguamento della normativa nazionale a disposizioni sugli strumenti derivati OCT e sulle informazioni chiave per prodotti di investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati. La relatrice ha evidenziato, infine, che è diminuito, dall'inizio della legislatura, il carico di infrazioni per mancato recepimento di direttive europee.

Nella discussione generale hanno preso la parola i sen. Daniela Donno, Serenella Fucksia (M5S); Consiglio, Andreina Comaroli (LN); Paola De Pin (Misto); Elena Cattaneo (Aut); Uras (SEL); Piccoli (FI-PdL); Nadia Ginetti (PD).

Le opposizioni hanno rilevato che il ddl ratifica pedissequamente decisioni che tendono ad aumentare la complessità dell'ordinamento interno. Il ritardo del ddl mostra che l'istituzione della legge europea non ha accelerato il recepimento di norme comunitarie. La sen. De Pin ha posto l'accento sulle norme relative all'Unione bancaria, che espropriano la Banca d'Italia dei poteri di controllo a vantaggio della BCE. La sen. Cattaneo ha illustrato un ordine del giorno per il potenziamento della ricerca pubblica sulle biotecnologie.

L'esame proseguirà nella seduta pomeridiana.

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