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355ª Seduta pubblica

Mercoledì 19 novembre 2014 alle ore 16:33

Comunicato di seduta

L'Assemblea ha proseguito l'esame dei ddl n. 1070 e connessi, in materia di responsabilità civile dei magistrati.

Nella seduta antimeridiana il relatore, sen. Buemi (Aut-PSI), ha illustrato il testo proposto dalla Commissione, che mira a modificare la legge n. 117 del 1988 (legge Vassalli) al fine di rendere effettiva la disciplina della responsabilità civile dello Stato e dei magistrati, anche alla luce dell'appartenenza dell'Italia all'Unione europea.

La discussione generale è terminata con l'intervento del sen. Lumia (PD).

In replica il relatore e il Vice ministro della giustizia Costa hanno ricordato gli aspetti principali del ddl che conferma la responsabilità indiretta del magistrato; rimuove il filtro di ammissibilità della domanda risarcitoria, amplia la fattispecie della colpa grave, che consiste nella violazione manifesta della legge e del diritto dell'UE, il travisamento del fatto e delle prove, ovvero l'affermazione di un fatto la cui esistenza è esclusa dagli atti del procedimento, l'emissione di un provvedimento cautelare fuori dai casi consentiti dalla legge; aumenta il limite della rivalsa.

Gli articoli 1, 3, 6, 7 e 8 sono stati approvati senza modifiche.

All'articolo 2 sono stati approvati gli emendamenti 2.102 del relatore, 2.700 del Governo, 2.114 dei sen. Buccarella e Cappelletti (M5S), 2.123 dei sen. D'Ascola (NCD) e altri. Approvati anche gli emendamenti 2.128 dei sen. Buccarella e Giarrusso (M5S) e 2.130 (testo 2) del sen. Caliendo (FI-PdL) e altri: in caso di violazione manifesta del diritto dell'Unione europea, si deve tener conto anche della mancata osservanza dell'obbligo di rinvio pregiudiziale ai sensi del Trattato sul funzionamento della UE, nonché del contrasto dell'atto o del provvedimento con l'interpretazione espressa dalla Corte di giustizia europea.

Sono stati invece respinti gli emendamenti 2.106 del sen. Barani (GAL) e 2.104 dei sen. Stefani e Centinaio (LN) volti ad ampliare la fattispecie della colpa grave, includendovi rispettivamente l'imperizia e il discostarsi, senza adeguata motivazione, dall'interpretazione della legge espressa dalle sezioni unite della Corte di cassazione. Respinto anche l'emendamento 2.117 del sen. Caliendo (FI-PdL), volto a includere nella colpa grave il non aver tenuto conto, senza specifica motivazione, dell'interpretazione della legge espressa dalle sezioni unite della Corte di cassazione.

L'articolo 4 è stato soppresso, con l'approvazione dell'emendamento 4.700 del Governo.

All'articolo 5 è stato approvato l'emendamento 5.104 della sen. Mussini (Misto) e altri.

Le dichiarazioni e il voto finale del provvedimento avranno luogo nella seduta di domani, nella quale saranno comunicati anche gli esiti della Conferenza dei Capigruppo convocata per determinare il calendario dei lavori della prossima settimana.

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