Senato TV
266ª Seduta pubblica
Giovedì 19 giugno 2014 alle ore 09:31
Al termine della discussione di mozioni sugli impianti di rigassificazione e sulla centrale elettrica di Civitavecchia, l'Assemblea ha approvato le mozioni di PD, LN-Aut e FI-PdL, mentre ha respinto le mozioni di Misto-SEL e M5S.
La mozione n. 279 del PD impegna il Governo ad aggiornare la strategia energetica nazionale, puntando alla graduale diminuzione dell'utilizzo di combustibili fossili e ad un sistema fondato su risparmio energetico, efficienza e fonti rinnovabili; a realizzare gli obiettivi di efficienza energetica indicati a livello europeo; ad attivare un'indagine epidemiologica nazionale nelle aree esposte al rischio di inquinamento; a procedere all'efficientamento delle reti di trasporto dell'energia.
La mozione n. 277 della Lega Nord, ponendo l'accento sulla debolezza strutturale dell'approvvigionamento energetico dell'Italia, impegna il Governo a puntare sullo sviluppo di tecnologie avanzate attraverso l'impiego di navi metaniere di ultima generazione.
La mozione n. 280 di Forza Italia, richiamata l'opportunità di diversificare le fonti di approvvigionamento e di contenere i costi dell'energia, impegna il Governo a produrre una relazione al Parlamento sull'efficienza energetica, su siti che presentano problemi per la salute, sugli incentivi al fotovoltaico.
Le mozioni respinte di Misto-SEL e M5S prevedevano impegni ad emanare il decreto di revoca del rigassificatore di Trieste; a rivedere la strategia energetica nazionale puntando sulla centralità delle rinnovabili e sull'efficienza energetica; a mettere a punto un'exit strategy dalla dipendenza dal carbone entro il 2030; a predisporre l'eliminazione di sussidi alle energie derivanti da fonti fossili; a riaprire la Conferenza dei servizi sull'autorizzazione integrata ambientale (AIA) della centrale di Torre Valdaliga Nord, mettendo in campo le azioni necessarie per riconvertire le maestranze impiegate negli impianti termoelettrici; a garantire il rispetto dei limiti imposti dal piano di riqualificazione dell'aria della Regione Lazio; a rispettare l'ordinanza del sindaco che vieta l'utilizzo di combustibile solido secondario e a prevedere lo smantellamento dell'impianto entro il 2020; a far osservare all'Enel tutte le prescrizioni previste nella valutazione d'impatto ambientale (VIA); ad assicurare che nel territorio di Civitavecchia sia scartata ogni ipotesi di nuova realizzazione o utilizzo di impianti di termovalorizzazione; a promuovere in sede europea una maggiore integrazione del mercato interno dell'energia; a non procedere alla realizzazione di nuovi impianti di rigassificazione e a sospendere le autorizzazioni in corso.
Nella seduta pomeridiana di ieri i sen. Battista (Misto), Loredana De Petris (Misto-SEL), Martelli (M5S), Cioffi (M5S), Consiglio (LN-Aut), Laura Puppato (PD) e Paola Pelino (FI-PdL) hanno illustrato rispettivamente le mozioni nn.18 (testo 2), 133 (testo 2), 274 (testo 2), 276, 277, 279 e 280 e ha avuto inizio la discussione che si è conclusa nella seduta odierna con l'intervento del sen. Morgoni (PD).
Dopo la breve sospensione, chiesta dalla sen. Puppato (PD), non sono stati individuati punti di convergenza per un atto di indirizzo unitario. Il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Barbara Degani, ha espresso parere contrario sulle mozioni nn. 18 (testo 2), 133 (testo 2), a prima firma della sen. De Petris (Misto-SEL) e 274 (testo 2), a prima firma del sen. Martelli (M5S);. ha condizionato il parere favorevole alla mozione n. 276, del sen. Cioffi (M5S), allo stralcio dei punti del dispositivo che impegnano a non realizzare nuovi impianti di rigassificazione e a sospendere i procedimenti autorizzatori in corso. Il rappresentante del Governo ha proposto modifiche alla mozione n. 277, che sono state accolte dal sen. Bitonci (LN-Aut), e ha espresso parere favorevole sulle mozioni nn. 279 a prima firma della sen. Puppato (PD) e 280 a prima firma della sen. Pelino (FI-PdL).
Hanno svolto dichiarazioni di voto favorevole alle mozioni su cui il Governo ha espresso parere favorevole i sen. Dalla Zuanna (SC), Di Biagio (PI), Consiglio (LN-Aut), Mancuso (NCD), Malan (FI-PdL) e Tomaselli (PD). I sen. Loredana De Petris (Misto-SEL) e Petrocelli (M5S), che ha annunciato l'astensione sulle mozioni 279 e 280 e voto contrario alla mozione 277 (testo 2), hanno votato a favore delle proprie mozioni.
Al termine dell'esame di mozioni sul MUOS, sistema di comunicazione satellitare essenziale per le finalità strategiche USA, l'Assemblea ha accolto l'ordine del giorno G3, a forma dei sen. Granaiola (PD) e Di Biagio (PI), che recepisce il lavoro svolto dalle Commissioni, e l'ordine del giorno G4 di GAL con le modifiche chieste dal Governo. Ha invece respinto le mozioni di M5S e SEL e l'ordine del giorno G1 della Lega Nord.
L'ordine del giorno G3, dei sen. Manuela Granaiola (PD) e Di Biagio (PI), impegna il Governo a rispondere alle preoccupazioni espresse dai cittadini; ad accelerare l'adozione di un sistema di monitoraggio dei campi elettromagnetici; a far rispettare il protocollo d'intesa tra Ministero della difesa e Regione siciliana per la produzione di emissioni a radiofrequenza; a prevedere misure di compensazione in caso di danni accertati alla popolazione; a prevedere l'immediata sospensione del sistema ove dal monitoraggio emergessero risultati nocivi per la popolazione e a presentare al Parlamento una relazione annuale.
L'ordine del giorno G4 del sen. Compagnone (GAL) richiama le patologie conseguenti alla presenza del petrolchimico di Gela e impegna il Governo a rassicurare la popolazione prevedendo un monitoraggio costante dei limiti di emissioni elettromagnetiche.
La mozione n. 125 del sen. Santangelo (M5S) e altri impegnava il Governo a verificare le conseguenze dell'istallazione di impianti satellitari sulla salute umana, sull'ecosistema, sulla qualità dei prodotti agricoli, sul diritto alla mobilità, allo sviluppo, alla sicurezza del territorio e a rendere effettiva la sospensione dei lavori per la realizzazione del MUOS.
La mozione n. 213 della sen. De Petris (Misto-SEL) impegnava il Governo ad attivarsi per sospendere l'esecuzione di ogni accordo bilaterale relativo alla realizzazione del sistema di trasmissione satellitare nella base militare di Niscemi, rimettendo ogni decisione al Parlamento previa informativa su caratteristiche, condizioni d'uso dell'impianto e costi delle basi militari statunitensi.
L'ordine del giorno G1, illustrato dal sen. Crosio (LN-Aut), impegnava il Governo a garantire il diritto alla salute degli abitanti della zona di Niscemi, assicurando il monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche del MUOS; ad attivare un tavolo di coordinamento con le autorità militari americane preposte al comando del MUOS per accrescere l'efficacia delle attività di contrasto ai flussi migratori illegali.
Nella discussione sono intervenuti i sen. Ornella Bertorotta, Giarrusso (M5S); Compagnone (GAL).
Il Sottosegretario di Stato per la difesa Alfano ha fatto presente che l'accordo bilaterale sul sito di Niscemi rientra tra gli obblighi di assistenza difensiva previsti dalla NATO. L'impianto satellitare, che non è sistema d'arma, non risponde esclusivamente a interessi statunitensi, ma riveste interesse strategico anche per l'Italia. Il rappresentante del Governo ha ricordato che le infrastrutture militari non sono soggette a concessione edilizia e ha evidenziato che un documento dell'Istituto superiore di sanità nega l'esistenza di pericoli per la salute dei cittadini. Ha espresso quindi parere contrario sulle mozioni di SEL e M5S. Ha accolto l'ordine del giorno di PD e PI; ha chiesto la soppressione del secondo punto dell'ordine del giorno della Lega Nord, non potendosi utilizzare il sistema MUOS come radar per contrastare i flussi migratori. Ha chiesto modifiche all'ordine del giorno di GAL.
Il sen. Crosio (LN-Aut) non ha accettato la modifica chiesta dal Governo.
Nelle dichiarazioni di voto sono intervenuti i sen. Di Biagio (PI); Compagnone (GAL); Crosio (LN-Aut), che ha annunciato l'astensione sulle mozioni di M5S e SEL e voto favorevole sull'ordine del giorno G3; Campanella (Misto), che ha annunciato voto contrario all'odg della Lega Nord; Mancuso (NCD); Santangelo (M5S); Mazzoni (FI-PdL), che ha annunciato voto favorevole agli ordini del giorno G3 e G4; Patrizia Manassero (PD).
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