Martedì 14 Marzo 2017 - 784ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:34)
L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 2067, nel testo proposto dalla Commissione recante modifiche al codice penale e al codice di procedura penale per il rafforzamento delle garanzie difensive e la durata ragionevole dei processi nonché all'ordinamento penitenziario per l'effettività rieducativa della pena, già approvato dalla Camera dei deputati.
Il provvedimento di compone di 40 articoli, suddivisi conque titoli. Il Titolo I reca modifiche al codice penale: il capo I detta norme in materia di estinzione del reato per condotte riparatorie e aumenta i limiti di pena per i delitti di scambio elettorale politico-mafioso, furto e rapina; il capo II contiene modifiche alla disciplina della prescrizione, prevedendo una sospensione di un anno e sei mesi dopo la sentenza di condanna; il capo III reca una delega al Governo per la riforma del regime di procedibilità per taluni reati, per il riordino di alcuni settori del codice penale e per la revisione della disciplina del casellario giudiziale. Il Titolo II reca modifiche al codice di procedura penale: il capo I prevede modifiche in materia di incapacità dell'imputato di partecipare al processo e fissa un termine di tre mesi per la conclusione delle indagini preliminari; il capo II prevede modifiche in materia di riti speciali, udienza preliminare, istruzione dibattimentale e struttura della sentenza di merito; il capo III riguarda la semplificazione delle impugnazioni. Il Titolo III reca modifiche alle norme di attuazione, di coordinamento e transitorie del codice di procedura penale e alla normativa di organizzazione dell'ufficio del pubblico ministero. Il Titolo IV, all'articolo 34, conferisce una delega al Governo per la riforma del processo penale e dell'ordinamento penitenziario e, in materia di intercettazioni, fissa principi e criteri per garantire la riservatezza delle comunicazioni. Il Titolo V reca disposizioni finali (clausola di invarianza finanziaria ed entrata in vigore).
Il Presidente della Commisisone giustizia, sen. D'Ascola (AP), ha riferito sull'emendamento 38.0.500, presentato dal Governo nella seduta antimeridana del 9 marzo, che è stato approvato senza modifiche in sede referente. L'emendamento prevede una riduzione delle spese obbligatorie per le intercettazioni telefoniche attraverso al ridefinizione delle tariffe. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro ha posto la questione di fiducia su un emendamento intermanente sostitutivo del ddl, che recepisce il testo approvato dalla Commissione e alcuni emendamenti dei relatori.
La Conferenza dei Capigruppo, che tornerà a riunirsi martedì prossimo alle ore 15, ha stabilito che la discussione sulla fiducia si concluderà questa sera; domani mattina avranno luogo le dichiarazioni di voto e la chiama. Nella seduta pomeridiana di domani, che inizierà alle ore 15,30, sarà votata la mozione di sfiducia nei confronti del Ministro dello sport. Giovedì mattina sarà discusso il documento sull'elezione contestata in Liguria. Nella seduta del 21 marzo alle ore 16,30 inizierà l'esame del decreto-legge sull'immigrazione.
Il presidente della Commissione bilancio sen. Tonini (PD) non ha avanzato rilievi finanziari sul maxiemendamento presentato dal Governo ma ha insistito sulla richiesta di inserire un comma 89-bis, in base al quale i decreti per la ridefinizione della spesa per le intercettazioni devono essere trasmessi alle Commissioni parlamentari accompagnati dalla relazione tecnica. Il Vice Ministro dell'economia Morando ha accolto la richiesta.
Alla discussione della fiducia hanno partecipato i sen. D'Anna, Falanga (ALA); Cardiello (FI-PdL); Buccarella, Cappelletti (M5S); Casson, Nerina Dirindin (MDP); Emilia De Biasi, Nadia Ginetti (PD); Bruni (CoR); Erika Stefani (LN); Giovanardi (GAL).
I GruppiALA, CoR, FI-PdL e GAL hannoannunciato voto contrario ad un provvedimento contraddittorio, che intende accelerare i procedimenti ma allunga i termini della prescrizione fino a trent'anni, violando i principi costituzionali del giusto processo e della presunzione di innocenza. M5S ha criticato invece la delega sulle intercettazioni che lega le mani alle procure, imbavaglia l'informazione e ostacola la lotta alla corruzione. Il sen. Casson (MDP) ha annunciato a titolo personale che non voterà la fiducia ad un provvedimento mediocre, che non affronta alla radice il problema della prescrizione annuale di 140.000 processi. Ha poi enumerato altri nodi irrisolti: la mancata estensione al processo penale delle notifiche informatiche, i limiti di durata delle indagini preliminari che faranno saltare le procure generali, il passo indietro rispetto al superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, il mancato inserimento di norme per impedire rivelazioni del segreto d'ufficio e per rafforzare le indagini relative ai reati contro la pubblica amministrazione. Anche la sen. De Biasi (PD) ha criticato le norme sul trasferimento nelle Rems dei detenuti con problemi di salute mentale. LN, che aveva proposto di inserire l'istituto della legittima difesa e di escludere alcuni reati dal patteggiamento, è contraria all'estinzione del reato per condotte riparatorie e alla procedibilità a querela per i reati con pene inferiori a quattro anni, ai benefici penitenziari che vanificano l'aumento della pena per rapina e furto in appartamento, ai criteri della delega sull'ordinamento penitenziario.
(La seduta è terminata alle ore 20:28 )