Mercoledì 8 Marzo 2017 - 780ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:00)
In apertura di seduta è stata ricordata la Giornata internazionale della donna. Hanno preso la parola i sen. D'Ambrosio Lettieri (CoR), Erika Stefani (LN), Cecilia Guerra (Art.1-MDP), Paola De Pin (GAL), Eva Longo (ALA), Romano (Aut), Anna Cinzia Bonfrisco (Misto), Fabiola Anitori (AP), Alessia Petraglia (SI-Sel), Michela Montevecchi (M5S), Paola Pelino (FI-PdL), Giuseppina Maturani (PD).
L'Assemblea ha discusso e approvato il documento XXIV, n. 71, Risoluzione adottata dalle Commissioni riunite 3a e 4a sulla deliberazione del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2017 in merito alla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali. Insieme alla risoluzione sono stati approvati l'ordine del giorno G8 (testo 2), del sen. Romani (FI-PdL) e altri, sul rafforzamento del contrasto del traffico e tratta degli esseri umani e l'ordine del giorno G9 (testo 2), del sen. Divina (LN) e altri, sul coinvolgimento della Russia nelle operazioni contro il terrorismo internazionale. E' stato invece respinto l'ordine del giorno G7, del sen. Marton (M5S) e altri, sull'inserimento di obiettivi di protezione della popolazione civile nel mandato degli interventi nelle aree di conflitto.
I relatori, sen. Vattuone (PD) e Sangalli (PD), hanno evidenziato che per la prima volta la proroga delle missioni internazionali è autorizzata con la nuova procedura introdotta dalla legge quadro sulle missioni internazionali (legge 21 luglio 2016, n. 145). Il documento autorizza ex novo tutte le operazioni in corso e avvia la partecipazione a quattro nuove missioni: EUBAM LIBYA per supportare le autorità libiche nella sicurezza delle frontiere, missione della NATO in Lettonia, due missioni NATO per la sicurezza dello spazio aereo in Bulgaria e in Islanda. Il fabbisogno per le Forze armate e di polizia impiegate nel 2017 è pari a 1.132.745.294 euro. L'azione italiana è rivolta principalmente a quattro obiettivi: contrasto della minaccia terroristica internazionale, sicurezza dell'area euro-mediterranea, supporto all'Alleanza atlantica per i rischi sui confini orientali e meridionali, sostegno alla Nazioni Unite per iniziative di pace e stabilità. Gli interventi più rappresentativi sono EUNAVFOR MED nel Mediterraneo, l'impegno in Afghanistan, la missione UNIFIL in Libano, la missione di contrasto a Daesh, la missione antipirateria Atalanta, l'operazione Ippocrate in Libia. Il documento conferma l'approccio multilateralista dell'Italia che, coniugando la dimensione militare con quella civile, punta a stabilizzare aree di crisi e a superare scenari conflittuali con interventi di cooperazione allo sviluppo, per i quali sono stanziati 295 milioni di euro. Accogliendo istanze emerse nel dibattito, la risoluzione invita il Governo a valutare l'opportunità di attivarsi affinché si realizzino le condizioni necessarie a dare attuazione alla terza fase della missione EUNAVFOR MED.
Alla discussione hanno partecipato il sen. Pegorer (Art.1-MDP), che ha auspicato un attento monitoraggio della presenza italiana in Afghanistan, in Libia e nei Paesi baltici, la sen. Paola De Pin (GAL), che si è dichiarata contraria a operazioni imperialiste mascherate da interventi di pace e stabilizzazione, il sen. Divina (LN), che ha criticato l'eccessiva frammentazione e polverizzazione della partecipazione italiana, i sen. Compagnone (ALA), Battista (Aut) e Verducci (PD), che hanno apprezzato il documento incentrato sulla stabilizzazione del Mediterraneo, il sen. Santangelo (M5S), che ha evidenziato l'incremento della spesa militare, a fronte dei tagli alla spesa sociale, e la durata illimitata di molte missioni, il sen. Gasparri (FI-PdL) che ha sollecitato il passaggio alla terza fase di Eunavfor Med.
Il Ministro della difesa Roberta Pinotti ha affermato che le missioni internazionali hanno un ruolo fondamentale per la sicurezza del Paese e ha ricordato che l'Italia è tra i primi contributori alle missioni Onu e alle missioni europee, le quali sono per la maggior parte operazioni di addestramento e di supporto. Con riferimento alla Lettonia ha evidenziato la ripresa del dialogo con la Russia, ha poi difeso l'operazione Mare sicuro e la missione in Iraq, che è rivolta contro il Califfato. Ha ricordato, infine, che l'Italia ha chiesto una correzione di rotta in Afghanistan e un potenziamento del versante meridionale dell'Alleanza Atlantica.
Il Vice Ministro degli esteri Giro ha espresso parere contrario su sei ordini del giorno di M5S che chiedono il ritiro dalle missioni Eunavformed, Nato Resolute Support Mission, EUTM Somalia, e dagli interventi Nato in Lettonia e in Bulgaria; la riduzione dei finanziamenti alle missioni militari e l'aumento di quelli per interventi di cooperazione; la rinegoziazione dei contributi alle organizzazioni internazionali.
Hanno svolto dichiarazione di voto favorevole i sen. Tarquinio (CoR), Giovanardi (GAL), Fornaro (Art.1-MDP), che ha raccomandato una valutazione annuale di obiettivi e risultati delle singole missioni, Barani (ALA), Gualdani (AP), Latorre (PD) e Alicata (FI-PdL), che ha espresso preoccupazione per la situazione in Libia, per la tensione nei Paesi baltici e per la rottura delle relazioni con l'Egitto. Il sen. Divina (LN) ha annunciato l'astensione. Hanno dichiarato voto contrario i sen. Santangelo (M5S) e De Cristofaro (SI-Sel), il quale ha posto l'accento sull'aumento della spesa militare, sul volume d'affari che ruota intorno alla vendita di armi, sulla mancata stabilizzazione dell'Afghanistan, sul rischio che muti la natura umanitaria della missione in Libia.
(La seduta è terminata alle ore 20:58 )