Martedì 24 Gennaio 2017 - 746ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 16:34)

A conclusione della discussione di mozioni sulla crisi del Venezuela, l'Assemblea ha approvato la mozione n. 709 presentata dal sen. Casini (AP) e altri e l'ordine del giorno G1 presentato dal sen. Sangalli (PD) e altri. La mozione n. 712 di M5S è stata invece respinta.

In relazione alla profonda crisi economica, sociale e politica del Venezuela e alla proclamazione dello stato di emergenza, la mozione n. 709 impegna il Governo italiano ad adottare ogni iniziativa internazionale per ottenere dal Governo venezuelano un atteggiamento costruttivo, per impegnarlo a ripristinare la separazione dei poteri e a salvaguardare le attribuzioni degli organi costituzionali; per favorire un dialogo tra Governo, opposizione e società civile; per ottenere la liberazione dei prigionieri politici; impegna inoltre ad adottare ogni iniziativa per alleviare la crisi umanitaria del Paese; ad approvare un piano straordinario di assistenza ai connazionali residenti in Venezuela, anche attraverso un rafforzamento delle strutture consolari; a continuare a sostenere i legittimi interessi delle imprese italiane che operano in Venezuela e vantano crediti nei confronti del Governo. L'ordine del giorno G1 impegna il Governo a valutare la possibilità di utilizzare strumenti di carattere risarcitorio a favore dei cittadini e delle società italiane che vantano crediti nei confronti del Governo e degli enti pubblici venezuelani.

Il Ministro degli esteri Alfano ha affermato che il Governo italiano sta ponendo in essere ogni azione utile per contribuire a risolvere la crisi venezuelana; tuttavia i tentativi di mediazione per riaprire il dialogo interistituzionale, dopo l'iniziativa encomiabile della Santa Sede, non hanno portato agli esiti sperati a causa della mancata collaborazione delle autorità locali. La Farnesina ha inviato cinque unità aggiuntive di personale nelle sedi del consolato e dell'ambasciata e altre sei unità partiranno prossimamente.

Sono intervenuti a favore della mozione n. 709 e dell'ordine del giorno G1 i sen. Compagna (CoR), Candiani (LN-Aut), Compagnone (ALA), Zin (Aut), Casini (AP), D'Alì (FI-PdL) e Sangalli (PD). I sen. De Cristofaro (SI-SEL) e Petrocelli (M5S) si sono dichiarati contrari alla mozione n. 709 e favorevoli alla mozione n. 712, a prima firma della sen. Bertorotta (M5S), che, muovendo da un'analisi diversa della situazione venezuelana, e richiamando il principio di non ingerenza, chiede di rigettare qualsiasi posizione oltranzista e ogni pratica violenta supportando l'iniziativa di pace della Santa Sede. Secondo SI-SEL la mozione n. 709 sembra scritta sotto dettatura dell'opposizione venezuelana e manca di rispetto a un governo che si è sottoposto al giudizio popolare.

L'Assemblea ha poi avviato l'esame della relazione della Commissione antimafia sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito (Doc. XXIII, n. 18).

La relazione, sintetizzata dal sen. Vaccari (PD), ripercorre le principali risultanze del lavoro della Commissione in cinque ambiti normativi: misure antiriciclaggio, ruolo delle autonomie locali, barriere all'ingresso, repressione dell'illegalità e nuova governance nel settore. E' necessario in primo luogo un intervento per rafforzare la normativa antiriciclaggio: l'utilizzo crescente delle valute virtuali impone di rendere più trasparenti e tracciabili le transazioni via internet. In secondo luogo occorre rafforzare il ruolo degli enti locali, che più facilmente colgono il disagio sociale e i rischi di illegalità connessi al gioco. Al fine di agevolare i controlli è indispensabile trovare un equilibrio tra l'offerta e la distribuzione sul territorio dei punti vendita di gioco, evitando un'eccessiva polverizzazione. Si potrebbero istituire sale da gioco certificate, con accesso selettivo all'ingresso, apparati di videosorveglianza interna, tracciabilità piena delle giocate e delle vincite. I requisiti attualmente previsti per la partecipazione a gare o procedure ad evidenza pubblica in materia di giochi e scommesse hanno, infatti, diverse lacune: bisogna rafforzare le barriere all'ingresso nel sistema pubblico dei giochi per chiudere possibili varchi alla criminalità organizzata e ai loro prestanome. Il legislatore, inoltre, deve procedere ad una puntuale revisione del quadro sanzionatorio penale che attualmente non consente l'attivazione di intercettazioni telefoniche e telematiche. Un valido strumento di intervento immediato potrebbe essere una sorta di DASPO in tema di giochi e scommesse. La Commissione, infine, raccomanda al Governo di proteggere le infrastrutture del gioco legale dagli attacchi informatici e di dare attuazione a una risoluzione parlamentare, approvata nel 2014, per evitare la penetrazione e l'infiltrazione della criminalità organizzata nel settore del gioco d'azzardo a distanza, in particolare delle scommesse telematiche, dei videopoker e dei casinò online.

Nella discussione sono intervenuti i sen. Perrone (CoR), Consiglio (LN-Aut), Endrizzi (M5S), Donatella Albano, Lucrezia Ricchiuti e Lumia (PD).

Su richiesta della sen. Mussini (Misto), l'Assemblea ha deliberato l'inserimento nel calendario dei lavori del ddl n. 2068, Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della protezione civile.

In apertura di seduta il Presidente di turno Gasparri ha espresso il cordoglio dell'Assemblea per le vittime della tragedia dell'hotel Rigopiano di Farindola nonché per le sei vittime dell'incidente dell'elisoccorso del 118 precipitato nei pressi di Campo Felice.

(La seduta è terminata alle ore 20:10 )



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