Martedì 10 Gennaio 2017 - 737ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:33)
Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Poletti ha reso un'informativa sulle dichiarazioni rilasciate il 19 dicembre scorso in tema di giovani italiani che ricercano opportunità all'estero. Esprimendo una valutazione sul fenomeno della fuga dei cervelli, il Ministro ha dichiarato che non è giusto considerare i giovani che restano in Italia meno competenti di quelli che lavorano all'estero, ma ha aggiunto un inciso sbagliato ("il Paese non soffrirà per non averli più tra i piedi"), del quale si è subito scusato. Le prospettive occupazionali sono peggiorate dopo la crisi del 2008 e dopo che la riforma Fornero ha aumentato l'età pensionabile: il Governo è intervenuto con il programma europeo Garanzia giovani, con il potenziamento dell'apprendistato, con l'aumento della flessibilità in uscita, con l'abolizione dei contratti di collaborazione a progetto. Sul tema dei voucher, il Ministro ha ribadito la necessità di una revisione dello strumento. Ha affermato, infine, che le minacce rivolte alla sua famiglia testimoniano un clima di tensione.
Nella conseguente discussione hanno preso la parola la sen. Bencini (Misto), la quale ha sollecitato interventi più pragmatici; il sen. Zizza (CoR), che ha invocato un mutamento delle politiche del lavoro; i sen. Divina (LN), Quagliarello, Tremonti (GAL) e Palma (FI-Pdl), secondo i quali i fallimenti del Jobs act, le dichiarazioni offensive nei confronti dei giovani che lavorano all'estero e la mancata comprensione del fenomeno dell'occupazione nello scenario globale dovrebbero indurre il Ministro a rassegnare le dimissioni. Pur apprezzando l'azione del Dicastero, il sen. Barani (AL-A) ha ritenuto insufficienti le scuse e ha invitato il Ministro a dimettersi; il sen. Barozzino (SI-Sel), il cui Gruppo ha presentato la mozione di sfiducia individuale, ha criticato il Jobs Act che ha regalato venti miliardi alle imprese senza aumentare l'occupazione e senza ridurre la precarietà. La sen. Montevecchi (M5S) ha accusato il Ministro di sordità e di incompetenza, ha evidenziato che la disoccupazione è al venti per cento e ha rinnovato la proposta del reddito di cittadinanza. Il sen. Berger (Aut) ha espresso invece apprezzamento per l'operato del Ministro al quale ha chiesto di non modificare lo strumento dei voucher; il sen. Luigi Marino (AP) ha manifestato solidarietà al Ministro e condivisione della riforma del mercato del lavoro, senza escludere però modifiche in tema di voucher e appalti; la sen. Parente (AP) ha auspicato una politica per favorire il rientro dei giovani emigrati all'estero.
L'Assemblea ha approvato l'applicabilità dell'articolo 68, prima comma, della Costituzione, nell'ambito di un procedimento penale, pendente dinanzi al Tribunale di Brescia per il delitto di calunnia aggravata, nei confronti del senatore Gabriele Albertini.
La relatrice, sen. Filippin (PD), ha illustrato le conclusioni della Giunta delle elezioni e delle immunità, che ha proposto a maggioranza di deliberare che le dichiarazioni rese dal sen. Albertini costituiscono opinioni espresse da un membro del Parlamento nell'esercizio delle sue funzioni e ricadono pertanto nell'ipotesi costituzionale di insindacabilità. Nella discussione sono intervenuti i sen. Falanga (AL-A), Cucca (PD), D'Ascola, Albertini (AP). Secondo il sen. Casson (PD) il senatore Albertini non era senatore all'epoca dei fatti, il Parlamento europeo ha rigettato l'istanza di insindacabilità e il Senato non è competente sulla materia. Hanno svolto dichiarazioni di voto a favore dell'insindacabilità i sen. Falanga (AL-A), Buemi (Aut), Malan (FI-PdL) e Russo (PD). Hanno annunciato voto contrario i sen. Crimi (M5S) e Mineo (SI-Sel).
(La seduta è terminata alle ore 19:45 )