Mercoledì 16 Novembre 2016 - 724ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:30)
L'Assemblea ha approvato il ddl n. 2551 di ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese per l'avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, fatto a Parigi il 24 febbraio 2015, e del Protocollo addizionale, con Allegato, fatto a Venezia l'8 marzo 2016, con annesso Regolamento dei contratti adottato a Torino il 7 giugno 2016. Il provvedimento passa alla Camera dei deputati.
Il relatore, sen Sangalli (PD) ha ricordato che la linea ferroviaria Torino-Lione è ritenuto un collegamento essenziale per consolidare l'interscambio economico tra Italia e Paesi europei. Il Corridoio Mediterraneo, di cui la Torino-Lione è parte essenziale, rappresenta per l'Italia una delle principali reti a supporto del tessuto industriale, perché è in grado di garantire maggiore accessibilità e una migliore connessione con gli altri corridoi transeuropei che passano per l'Italia. Anche in considerazione del rilievo strategico che le viene riconosciuto, la Torino-Lione ha potuto contare, già in fase di studio, di importanti quote di cofinanziamento europeo. L'Accordo dispone l'avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera della linea ferroviaria, affidandone la realizzazione al promotore pubblico Tunnel Euroalpin Lyon Turin e rinvia la definizione del costo certificato del progetto ad un protocollo addizionale da definirsi fra i due Paesi; riafferma l'impegno della parti a lottare contro i tentativi di infiltrazione mafiosa (articolo 2), disciplina aspetti relativi all'organizzazione della committenza dei lavori connessi (articolo 4) e alle modalità di funzionamento del promotore pubblico (articolo 5). Il Protocollo addizionale ha per oggetto la validazione del costo certificato del progetto e la definizione dei criteri di attualizzazione monetaria e di evoluzione dei costi dei fattori di produzione dei lavori. Il Regolamento dei contratti, definito dall'apposita Commissione intergovernativa, definisce le regole applicabili al fine di prevenire e contrastare tentativi di infiltrazione mafiosa nei contratti
Respinta la questione pregiudiziale, illustrata dal sen. Lucidi (M5S), si è svolta la discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Martelli, Cioffi, Airola, Scibona (M5S) e Crosio (LN-Aut). Secondo M5S, di fronte alla crisi del commercio mondiale, la realizzazione dell'opera, che richiede ingenti risorse, è illogica e non arrecherà benefici al trasporto merci. La ratifica, inoltre, calpesta la legalità e i diritti dei cittadini e favorisce le infiltrazioni mafiose. Lo schieramento di Forze dell'ordine nella Valle di Susa è ingiustificato a fronte della domanda di sicurezza che giunge da più parti del territorio e alimenta la conflittualità sociale. La partecipazione al progetto dell'Unione europea è indefinita e i contributi largamente inferiori ai costi complessivi della linea transfrontaliera. Pur favorevole al progetto, LN ha criticato l'operato del Governo: la fusione ANAS-FS è un azzardo e l'abbandono del progetto di privatizzazione di Ferrovie, per discordanza di pareri tra i Ministeri, è un'occasione persa per il rilancio e lo sviluppo del Paese.
Dopo la replica del relatore, sen. Sangalli (PD), sono stati respinti tutti gli emendamenti. Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i sen. Crosio (LN-Aut), Adele Gambaro (AL-A), Carraro (PdL-FI) ed Esposito (PD). Hanno annunciato voto contrario i sen. Cervellini (SI-SEL) e Gaetti (M5S).
(La seduta è terminata alle ore 12:43 )