Martedì 21 Giugno 2016 - 641ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:33)
In apertura di seduta il Presidente Grasso ha ricordato la deputata britannica Jo Cox, uccisa giovedì scorso. Dopo che l'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio, hanno preso la parola i sen. Zanda (PD), Mineo (SI-SEL), Malan (FI-PdL), Cotti (M5S) e Compagna (CoR).
Su richiesta del sen. Sangalli (PD), che ha trovato il consenso del sen. Paolo Romani (FI-PdL), è stato invertito l'ordine del giorno: l'Assemblea ha approvato in via definitiva il ddl n. 2407, recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo istitutivo della Banca asiatica per gli investimenti in infrastrutture, con Allegati, fatto a Pechino il 29 giugno 2015.
Illustrando il provvedimento il relatore, sen. Pegorer (PD), ha evidenziato il carattere strategico del provvedimento nel quadro finanziario e commerciale mondiale. Ha dato quindi conto delle modifiche tecnico contabili approvate alla Camera e degli ordini del giorno che impegnano il Governo a vigilare sulla destinazione dei fondi e a sostenere, per quanto possibile, progetti sull'economia circolare.
Nella discussione generale è intervenuto il sen. Cioffi (M5S) che ha chiesto chiarimenti sulla posizione italiana nello scacchiere geopolitico mondiale.
Il Vice Ministro dell'economia e delle finanze Morando ha ricordato che l'accordo è stato firmato da 14 Paesi europei, anche se non è stato sottoscritto da Stati Uniti e Giappone. Ha poi sottolineato che la costituzione di banche di cooperazione per investimenti in infrastrutture è fondamentale per il commercio mondiale.
Approvati i cinque articoli, senza modifiche, hanno dichiarato voto favorevole i sen. Anna Cinzia Bonfrisco (CoR), Malan (FI-PdL) e Sangalli (PD), che hanno richiamato la tradizione politica italiana, favorevole al multilateralismo. La sen. Bertorotta (M5S) ha annunciato l'astensione.
L'Assemblea è passata all'esame di mozioni sulle concessioni demaniali marittime e lacuali.
Il sen. Gasparri (FI-PdL) ha illustrato la mozione n. 539, che impegna il Governo a sostenere in sede europea che l'Italia non sia imputabile di un procedimento di infrazione in caso di disapplicazione della direttiva Bolkenstein per la concessione in uso dei beni demaniali; ad estendere alle concessioni marittime turistico-ricreative un periodo di proroga di almeno trenta anni, come fatto dalla Spagna.
Il sen. Centinaio (LN) ha illustrato la mozione n. 579, che impegna il Governo ad attivarsi affinché le concessioni demaniali siano estromesse dall'applicazione della direttiva concernente i servizi; a presentare una proposta di legge che permetta all'Italia di prorogare le concessioni in essere di almeno trent'anni a partire dal 2020 e di affidare nuove concessioni attraverso procedure di evidenza pubblica.
La sen. Petraglia (SI-SEL) ha illustrato la mozione n. 580, che impegna il Governo a modificare la normativa nazionale che ha rinnovato automaticamente le concessioni in scadenza per evitare una nuova procedura di infrazione; a procedere il prima possibile all'espletamento di gare ad evidenza pubblica, introducendo criteri che garantiscano l'accesso dei cittadini al demanio pubblico, la tutela dell'ambiente, la tutela dei livelli occupazionali.
Il sen. Bruni (CoR) ha illustrato la mozione n. 582, che impegna il Governo a garantire, nel rispetto dei principi di concorrenza, l'esercizio e la valorizzazione delle attività imprenditoriali e la tutela degli investimenti nel settore balneare; a prevedere il rinnovo della delega legislativa, non esercitata, prevista dalla legge n. 217 del 2011.
La sen. Granaiola (PD) ha illustrato la mozione n. 586, che impegna il Governo ad utilizzare il periodo rimanente, fino alla scadenza del 2020, per riaprire una negoziazione in sede europea che tuteli il sistema balneare nazionale e per difendere la proroga disposta fino al 2020; a prevedere un periodo transitorio adeguato per le concessioni in essere, che tenga conto degli investimenti e delle infrastrutture realizzati.
Il sen. Barani (AL-A) ha illustrato la mozione n. 595, che impegna il Governo ad attivare una rapida negoziazione con la UE per verificare l'applicabilità alle concessioni demaniali balneari del criterio del doppio binario (distinguere cioè le concessioni in essere dalle nuove).
Il sen. Uras (Misto) ha illustrato l'ordine del giorno G1, che impegna il Governo a riferire al Senato sulle iniziative da assumere per sostenere, in sede europea, le legittime istanze degli operatori del settore, anche sostenendo che l'Italia non sia imputabile di un procedimento di infrazione in caso di disapplicazione della direttiva Bolkenstein per la concessione in uso di beni demaniali; a valutare l'introduzione di una normativa che privilegi, a parità di offerta, il gestore locale.
Il sen. Cioffi (M5S) ha illustrato l'ordine del giorno G2, che impegna il Governo a predisporre, di concerto con le amministrazioni interessate, gli operatori del settore e gli utenti, una disciplina organica delle concessioni demaniali, che riqualifichi l'offerta turistica, garantisca la tutela ambientale delle coste e salvaguardi la più ampia fruizione dei cittadini; a prevedere una rimodulazione delle tariffe dei canoni di concessori; a predisporre un sistema di evidenza pubblica per l'assegnazione delle concessioni demaniali a fini turistico-ricreativi con una durata ragionevole.
In discussione generale sono intervenuti i sen. Arrigoni (LN), Liuzzi (CoR), Maurizio Rossi (Misto) e Angelica Saggese (PD).
Il Vice Ministro dell'economia e finanze Zanetti ha precisato che sono in corso di definizione linee guida per una legge delega per le concessioni demaniali marittime che sarà presentata all'esito di un serrato confronto con le istituzioni europee. Nell'ambito di tavoli tecnici con le amministrazioni interessate e i rappresentanti di categoria, sono stati stabiliti alcuni criteri di affidamento: l'interesse pubblico, la tutela dell'attività imprenditoriale, degli investimenti realizzati e della professionalità acquisita, la pluralità dei partecipanti alla gara. Saranno previsti un adeguato periodo transitorio e forme di ristoro. Si sta valutando, inoltre, una revisione dei titoli concessori. Il Governo ha accolto senza modifiche la mozione di CoR e l'ordine del giorno di M5S; ha accettato con riformulazioni i restanti testi di indirizzo.
L'esame proseguirà domani mattina.
(La seduta è terminata alle ore 19:40 )