L'Assemblea ha ripreso l'esame congiunto del ddl n. 2228, recante Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2015, e dei Documenti n. 56 (Risoluzione della 14a Commissione sulle priorità dell'Unione europea per il 2016) e n. 59 (Risoluzione della 14a Commissione sulla relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2015).

La legge europea è composta da 38 articoli suddivisi in 9 capi, concernenti i seguenti settori: libera circolazione delle merci, libera prestazione dei servizi e libertà di stabilimento, giustizia e sicurezza, fiscalità, dogane e aiuti di Stato, trasporti, ambiente, energia, diritto all'indennizzo per le vittime di reati violenti. 22 articoli sono volti a chiudere procedure d'infrazione e casi EU Pilot e a sanare procedure in materia di aiuti di Stato; 16 articoli introducono modifiche alla normativa interna per prevenire l'apertura di procedure d'infrazione.

Nella seduta di ieri i relatori, sen. Cociancich (PD) e Mirabelli (PD) hanno illustrato il provvedimento e i documenti di indirizzo.

Respinta la pregiudiziale di costituzionalità, è iniziata la discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Tremonti, Monica Casaletto (GAL); Orellana (Aut), Molinari (Misto), Tarquinio (CoR), Candiani (LN), Adele Gambaro (AL-A), Alessandra Bencini (Misto-IdV), Sacconi (AP), Elena Fattori (M5S) e Mandelli (FI-PdL).

Il sen. Tremonti (GAL) ha evidenziato come la produzione legislativa europea, ipertrofica e dettagliata fino al ridicolo (si va dall'Iva sul basilico e i preparati per risotti alla fauna selvatica omeoterma), contravviene al principio di sussidiarietà e rispecchia il fallimento dell'Unione: Renzi finge di attaccare i burocrati europei ma ne asseconda con zelo le direttive. I sen. Molinari (Misto), Tarquinio (CoR), Candiani (LN), Monica Casaletto (GAL), e con accenti diversi la sen. Gambaro (AL-A), hanno messo l'accento sull'incapacità dell'Esecutivo di tutelare l'agroalimentare italiano e di difendere la qualità e la tipicità dei prodotti nazionali. A dispetto degli impegni assunti dal Governo, la situazione è destinata a peggiorare con la sottoscrizione del TTIP. Il sen. Mandelli (FI-PdL), in particolare, ha rilevato che dall'adempimento degli obblighi di appartenenza all'Unione deriva un intollerabile aumento dell'imposizione fiscale. Dopo aver sottolineato che il contenzioso con l'UE nasce da una scarsa partecipazione dell'Italia alla fase ascendente della normativa comunitaria, la sen. Fattori (M5S) ha accusato il Governo di favorire le lobby della grande distribuzione e dei giochi d'azzardo. A tutela dell'olio d'oliva italiano e dell'indicazione di origine dei prodotti, ha sollecitato la soppressione degli articoli 1 e 3 (le procedure di pre-infrazione consentono infatti margini di trattativa in sede europea) e, in funzione di contrasto di criminalità e corruzione, ha chiesto una modifica dell'articolo 7 che prevede l'esenzione dall'Irpef per le vincite dei giochi d'azzardo all'estero. Il sen. Orellana (Aut) si è soffermato sulla politica energetica, mentre la sen. Bencini (Misto-IdV) è intervenuta sulla materia sanitaria. Il sen. Sacconi (AP) ha posto l'accento su una modifica della legge Biagi, qualificando ciascun cambio d'appalto come cessione di ramo d'azienda.

In sede di replica il relatore, sen. Cociancich (PD), ha ricordato alla sen. Fattori (M5S) l'ordine del giorno sulla ludopatia, accolto in Commissione.

In apertura di seduta, il Presidente di turno Gasparri ha ricordato Learco Saporito, senatore per più legislature, scomparso il 30 aprile scorso. Proveniente dalla DC, Saporito è stato tra i promotori della nascita di Alleanza Nazionale. Dopo che l'Assemblea ha osservato un minuto di silenzio, hanno preso la parola i sen. Compagna (CoR), Amoruso (AL-A), Sacconi (AP), Ferrara (GAL), Astorre (PD), Micheloni (PD), Matteoli (FI-PdL)

L'esame proseguirà nella seduta pomeridiana.