Mercoledì 28 Ottobre 2015 - 532ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 09:32)
L'Assemblea ha approvato, con modifiche, il ddl n. 2070 di conversione del decreto-legge n. 153 del 2015, recante misure per la finanza pubblica ("voluntary disclosure"). Il testo passa alla Camera.
Nella seduta di ieri il relatore, sen. Gianluca Rossi (PD), ha illustrato i contenuti del provvedimento e si è svolta la discussione generale. Il decreto è volto a compensare gli effetti finanziari negativi derivanti dalla mancata autorizzazione, da parte della Commissione europea, all'estensione alla grande distribuzione del meccanismo del reverse change, una misura di inversione contabile relativa all'IVA, tesa a contrastare le frodi fiscali, introdotta dalla legge di stabilità del 2015. Per neutralizzare nell'anno in corso l'aumento delle accise sui carburanti, previsto dalla clausola di salvaguardia, il decreto-legge procura maggiori entrate attraverso l'estensione dei termini della voluntary disclosure, la procedura di collaborazione volontaria per l'emersione e il rientro dei capitali detenuti illegalmente all'estero.
Il sen. Tonini (PD) ha chiesto una sospensione di un'ora per consentire alla Commissione bilancio di esprimere il parere su tutti gli emendamenti. Ha quindi segnalato la complessità tecnica e la delicatezza politica della norma riguardante gli italiani che hanno lavorato e accumulato risparmi all'estero, i quali non possono essere trattati alla stregua di contribuenti che detengono illegalmente capitali all'estero.
Gli emendamenti riferiti all'articolo 1 sono stati respinti. All'articolo 2 sono stati approvati gli emendamenti 2.202, a prima firma della sen. Bonfrisco (CR), che attribuisce ad un'articolazione dell'Agenzia delle entrate, individuata con provvedimento del direttore, la competenza alla gestione delle istanze presentate per la prima volta a decorrere dal 10 novembre 2015; 2.14 e 2.16 (testo 3) del sen. Del Barba (PD), che prevedono l'esonero dagli obblighi dichiarativi per i soggetti residenti in Italia che prestano attività lavorativa in via continuativa all'estero in zone di frontiera.
Su richiesta del sen. Russo (PD), sono stati accantonati gli emendamenti identici 2.21, dei sen. Crosio e Tosato (LN), e 2.22, a prima firma del sen. Micheloni (PD), ai quali hanno preannunciato voto favorevole i Gruppi FI-PdL e AL. I testi prevedevano che le somme detenute all'estero da cittadini italiani non più residenti all'estero presso conti correnti bancari, purché accantonate durante il periodo di iscrizione all'Aire, sono assoggettate all'aliquota del 5 per cento. I proponenti degli emendamenti hanno spiegato che i redditi da lavoro e da capitale, legittimamente prodotti e detenuti all'estero, non possono essere sottoposti alla procedura di collaborazione volontaria, che viola il principio della doppia imposizione. Dopo una sospensione, il sen. Micheloni (PD) ha accolto l'invito del Governo a ritirare l'emendamento 2.22 e a trasformare l'emendamento 2.19 in un ordine del giorno che impegna il Governo a escludere dalla dichiarazione volontaria le somme derivanti da lavoro realizzate dai cittadini residenti fiscalmente all'estero e iscritti all'Aire. Il sen. Crosio (LN), invece non ha invece ritirato gli emendamenti 2.21 e 2.20, che sono stati respinti. Bocciati anche i restanti emendamenti all'articolo 2, che miravano a escludere dalla procedura di emersione i risparmi dei lavoratori frontalieri della Confederazione elvetica.
Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto contrario i sen. Tosato (LN), Eva Longo (AL), Vacciano (Misto), Laura Bottici (M5S). Le opposizioni hanno evidenziato che l'aumento delle accise non è scongiurato ma rinviato di soli tre mesi. Secondo Movimento 5 Stelle l'estensione dei termini per la procedura di collaborazione volontaria è una forma di condono: elimina infatti le sanzioni penali e riduce le sanzioni amministrative per gli evasori. La Lega Nord ha criticato fortemente l'equiparazione dei lavoratori all'estero ai grandi evasori: il decreto è l'emblema di una politica economica basata su coperture fittizie e indebitamento fuori controllo. Alleanza Liberalpopolare ha motivato il voto contrario con il mancato accoglimento degli emendamenti sui lavoratori frontalieri. Hanno annunciato voto favorevole i sen. Anna Cinzia Bonfrisco (CR), Zeller (Aut), Di Biagio (AP), Sciascia (FI-PdL), Mauro Marino (PD), i quali hanno affermato che la procedura della voluntary disclosure non è equiparabile ad un condono, perché prevede il pagamento delle somme dovute ed esclude l'anonimato. La proroga dei termini, giustificata dalla complessità delle procedure, è stata sollecitata dalle categorie interessate.
L'Assemblea ha ripreso l'esame del ddl n. 1676 recante disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali, già approvato dalla Camera dei deputati.
Il ddl, che è collegato alla manovra finanziaria del 2014, si compone di 78 articoli, ripartiti in undici capi. Nella seduta del 22 ottobre si è concluso l'esame dell'articolo 5.
Nella seduta odierna sono stati accantonati l'articolo 6 (disposizioni per il contenimento della diffusione del cinghiale nelle aree protette) e l'articolo 28 (vigilanza sulla gestione dei rifiuti). E' stato approvato l'emendamento 3.0.500 (testo 2) del relatore, precedentemente accantonato, che riorganizza l'Enea trasformandola nell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo sostenibile. Approvati senza modifiche gli articoli 7 (semplificazioni in materia di valutazione d'impatto ambientale), 8 (valutazione di impatto sanitario per i progetti relativi alle centrali termiche), 9 (modifiche al decreto legislativo n. 30 del 2013), 10 (dati ambientali), 11 (modifiche al decreto legislativo n. 115 del 2008), 14 (disposizioni di interpretazione autentica), 15 (agevolazioni per appalti verdi), 17 e 18 (criteri ambientali negli appalti pubblici), 19 (consumo energetico delle lanterne semaforiche), 20 (qualificazione ambientale del sistema produttivo nazionale), 21 (modifica del nuovo testo della legge sui libri fondiari), 23 (incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili), 26 (pulizia dei fondali marini), 27 (utilizzazione delle terre e rocce da scavo), 30 (raccolta dei rifiuti di rame), 31 (risarcimento del danno e ripristino ambientale dei siti di interesse nazionale), 32 (incremento della raccolta differenziata), 33 (contributo alle isole minori per raccolta dei rifiuti), 34 (destinazione del tributo speciale per il deposito in discarica), 35 (incenerimento dei rifiuti), 36 (prevenzione nella produzione di rifiuti), 37 (compostaggio aerobico) e 38 (diffusione del compostaggio dei rifiuti organici).
All'articolo 12 è stato approvato l'emendamento 12.501 del sen. Arrigoni (LN) che inserisce nell'elenco dei sottoprodotti utilizzabili negli impianti a biomasse anche i sottoprodotti della produzione e della trasformazione degli zuccheri da biomasse non alimentari. All'articolo 13 (attraversamento di beni demaniali da parte di opere della rete di trasmissione nazionale) è stato approvato l'emendamento 13.500 della sen. Nugnes (M5S) che aumenta a 60 giorni il termine per l'autorizzazione. Articolo 16 (promozione dei sistemi EMAS ed Ecolabel) è stato approvato l'emendamento 16.502 del relatore. All'articolo 22 (accordi di programma per acquisto di prodotti derivanti da materiali post consumo o dal recupero degli scarti) è stato approvato l'emendamento 22.570 del relatore, che sopprime il comma 3. All'articolo 24 (modifica al decreto n. 75 del 2010 in materia di fertilizzanti), sono stati approvati gli identici emendamenti 24.505 del sen. Marinello (AP) e 24.506 del sen. Arrigoni (LN), che inseriscono i prodotti sanitari assorbenti tra i materiali da avviare a compostaggio. All'articolo 25 (fertilizzanti correttivi) è stato approvato l'emendamento 25.500 (testo 3) della sen. Bertuzzi (PD) in base al quale l'utilizzazione dei correttivi deve garantire il rispetto dei limiti di apporto di azoto fissati da una direttiva europea. E' stato approvato lo stralcio dell'articolo 21 del testo approvato dalla Camera riguardante la gestione degli imballaggi. L'emendamento 29.500 del Governo ha soppresso l'articolo 29 (modifica dell'articolo 230 del decreto legislativo n. 152 del 2006).
(La seduta è terminata alle ore 19:50 )