Mercoledì 21 Ottobre 2015 - 528ª Seduta pubblica
(La seduta ha inizio alle ore 16:33)
L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 1676 recante disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali, già approvato dalla Camera dei deputati.
Il ddl, che è collegato alla manovra finanziaria del 2014, si compone di 78 articoli, ripartiti in undici capi. Il capo I (articoli da 1 a 6) reca disposizioni relative alla protezione della natura e per la strategia dello sviluppo sostenibile. Il capo II (articoli 7 e 8) riguarda le procedure di valutazione di impatto ambientale e sanitario. Il capo III (articoli da 9 a 14) reca disposizioni in materia di emissioni di gas a effetto serra e di impianti per la produzione di energia. Il capo IV (articoli da 15 a 21) contiene disposizioni relative agli acquisti verdi e ai criteri ambientali negli appalti pubblici. Il capo V (articolo 22) riguarda l'incentivazione per i prodotti derivanti da materiali post consumo o dal recupero degli scarti e dei materiali rivenienti dal disassemblaggio di prodotti complessi. Il capo VI (articoli da 23 a 50) riguarda la gestione dei rifiuti; il capo VII (articoli da 51 a 57) la difesa del suolo, il capo VIII (articoli da 58 a 63) l'accesso universale all'acqua. Il capo IX (articolo 64) concerne i procedimenti autorizzatori relativi alle infrastrutture di comunicazione elettronica. Il capo X (articoli 65 e 66) concerne la disciplina degli scarichi e il riutilizzo di residui vegetali. Il capo XI (articoli da 67 a 78) contiene disposizioni varie in materia ambientale, tra cui l'istituzione del Comitato per il capitale naturale e della Free Oil Zone.
Il relatore, sen. Vaccari (PD), ha ricordato che la Commissione ha dedicato al provvedimento trentotto sedute e un corposo ciclo di audizioni. Il testo licenziato dalla Camera è stato migliorato e integrato con il contributo di tutti i Gruppi. Sono stati stralciati gli articoli sull'inquinamento acustico e sui consorzi di filiera dei rifiuti, che confluiranno in un provvedimento organico. I temi principali, arricchiti in sede referente e richiamati dal relatore, sono la gestione integrata dei rifiuti, il programma sperimentale per la mobilità sostenibile, la prevenzione del rischio idrogeologico, il potenziamento del servizio idrico integrato, le disposizioni a tutela del mare.
Alla discussione generale hanno preso parte i sen. Nicoletta Favero, Elena Ferrara, Sollo, Pamela Orrù, Dalla Zuanna, Mara Valdinosi, Mirabelli(PD); De Siano (FI-PdL); Crosio, Arrigoni (LN); Compagnone (AL); Panizza (Aut); Laura Bignami (Misto); Di Biagio (AP); Liuzzi (CR); Vilma Moronese (M5S); Piccoli (FI-PdL). Pur condividendo gli obiettivi del provvedimento, LN ha criticato la centralizzazione delle competenze, il rinvio a cinquanta decreti attuativi e la scarsità di risorse stanziate per la difesa del suolo. FI-PdL ha posto l'accento sull'incertezza e la scarsa operatività del provvedimento, che ha avuto un iter molto tortuoso. La sen. Bignami ha criticato le disposizioni sulla ricerca in mare di idrocarburi e ha rilevato che le norme sulla raccolta differenziata contrastano con le disposizioni sugli inceneritori contenute nello sblocca Italia. M5S ha ricordato le numerose proposte avanzate dal Gruppo per migliorare il provvedimento.
Il relatore, in sede di replica, si è dichiarato disponibile ad accogliere ulteriori proposte migliorative.
La Sottosegretaria di Stato Degani ha rivendicato il contributo italiano, in sede europea, a favore di un'economia circolare e decarbonizzata. Ha poi richiamato in particolare le norme sugli appalti verdi, l'incremento della raccolta differenziata, la riorganizzazione delle Autorità di bacino, il finanziamento per la demolizione degli edifici abusivi, il credito d'imposta per la bonifica dell'amianto.
(La seduta è terminata alle ore 19:48 )