Con 159 voti favorevoli, 67 contrari e nessun astenuto, il Senato ha accordato la fiducia al Governo, convertendo in via definitiva il decreto sulle missioni internazionali (ddl n. 1190 di conversione del decreto-legge 10 ottobre 2013, n. 114, recante proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione).

Il Presidente della 4a Commissione, senatore Latorre (PD), ha riferito sui lavori non conclusi delle Commissioni riunite difesa e esteri. Non essendo stato possibile votare il mandato ai relatori, a causa della ristrettezza dei tempi, il provvedimento giunge all'esame dell'Assemblea nel testo trasmesso dalla Camera dei deputati, senza relazione.

Dopo che l'Assemblea ha respinto la questione pregiudiziale, avanzata dal senatore Orellana (M5S), il Ministro per i rapporti con il Parlamento Franceschini ha posto la questione di fiducia sull'approvazione dell'articolo unico di conversione del decreto, nel testo licenziato dalla Camera. Il Ministro si è rammaricato per le divisioni emerse su un tema che fa registrare tradizionalmente un'ampia convergenza.

Nella discussione sulla questione di fiducia hanno preso la parola i senatori Cotti, Cioffi, Puglia (M5S), Divina (LN-Aut), Pegorer (PD), Cervellini (Misto-Sel), Minzolini, Alicata (FI-PdL), Gualdani (NCD). Sul piano del metodo, è stata criticata all'unanimità la distribuzione dei tempi tra i due rami del Parlamento, che ha visto la Camera trattenere il decreto per 55 giorni.

Nelle dichiarazioni di voto, hanno negato la fiducia i senatori De Cristofaro (Misto-Sel) e Crimi (M5S), i quali hanno criticato l'uso della categoria di missioni internazionali per indicare interventi di natura molto diversa: dalle guerre di aggressione e le occupazioni militari, che violano la Costituzione, alle operazioni di peacekeeping.

Hanno annunciato la non partecipazione al voto il senatore Gasparri (FI-PdL), che è favorevole al provvedimento ma contrario alla fiducia, e i senatori D'Anna (Gal) e Divina (LN-Aut), i quali, nel merito, hanno auspicato che l'Italia pesi di più nelle relazioni internazionali e, nel metodo, hanno lamentato l'ennesima lesione delle prerogative del Senato.

Nel rinnovare la fiducia, i senatori Di Biagio (SCpI), Compagna (NCD), Tonini (PD) hanno ricordato che le missioni sono legittimate dalle Nazioni Unite e hanno sollecitato il varo di una legge quadro per le missioni internazionali.

L'Assemblea ha deliberato la sussistenza dei requisiti di necessità e di urgenza in ordine al decreto-legge su Imu e Bankitalia, respingendo il parere contrario espresso dalla 1a Commissione permanente, ai sensi dell'articolo 78, comma 3, del Regolamento, sul ddl n. 1188 di conversione in legge del decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133, recante disposizioni urgenti concernenti l'Imu, l'alienazione di immobili pubblici e la Banca d'Italia.

Dopo che la Presidente della Commissione affari costituzionali, senatrice Finocchiaro (PD), ha ricordato che la Commissione si è espressa contro la sussistenza dei requisiti di necessità e urgenza previsti dall'articolo 77 della Costituzione, hanno preso la parola, per confermare il parere contrario, i senatori: Loredana De Petris (Misto-Sel), Patrizia Bisinella (LN-Aut), Anna Maria Bernini (FI-PdL) e Morra (M5S). A favore della costituzionalità del decreto sono invece intervenuti i senatori Romano (SCpI), D'Alì (NCD) e Pizzetti (PD). In dissenso dal Gruppo il senatore Calderoli (LN-Aut) ha dichiarato l'astensione.

L'Assemblea ha infine osservato un minuto di silenzio per la scomparsa di Sandro Fontana, che è stato ricordato dai senatori Casini (SCpI), Corsini (PD), Bondi (FI-PdL), Compagna (NCD) e dal Ministro per i rapporti con il Parlamento Franceschini. La Presidenza si è associata alle espressioni di cordoglio.