Giovedì 20 Dicembre 2012 - 857ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:06)
Con 199 voti favorevoli, 55 contrari e 10 astensioni il Senato ha riconfermato la fiducia al Governo, approvando il maxiemendamento 1.700, che riproduce il testo del disegno di legge di stabilità approvato dalla Commissione bilancio. Ha quindi approvato la seconda Nota di variazioni e il disegno di legge di bilancio nel complesso. I documenti di finanza pubblica tornano alla Camera per la terza lettura.
Nella mattinata è proseguita la discussione in seconda lettura dei disegni di legge n. 3584, recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2013)", e n. 3585, recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per il triennio 2013-2015".
Respinti tutti gli emendamenti, l'Assemblea ha approvato i 17 articoli del disegno di legge di bilancio, con le annesse tabelle. E' quindi passata all'esame del disegno di legge di stabilità. Nel riferire sui profili di copertura finanziaria dell'emendamento 1.700, il presidente della Commissione bilancio, senatore Azzollini (PdL), ha chiesto modifiche per renderlo conforme al testo approvato in sede referente. Ha quindi fornito precisazioni sulla soppressione della proroga del termine per aggiudicare concessioni per l'esercizio del poker, negando che la norma provocherà l'apertura di nuove sale da gioco
Dopo che il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Polillo ha accolto le modifiche, la Presidenza ha aperto la discussione generale sulla fiducia, nella quale sono intervenuti i sen. Belisario (IdV), Vaccari (LNP) e Barbolini (PD.
Le dichiarazioni di voto finali sono state svolte dai senatori Mascitelli (IdV), Viespoli (CN), De Angelis (ApI-FLI), Milana (UDC) Garavaglia Massimo (LNP), Agostini (PD), Azzollini (PdL).
Le opposizioni hanno negato la fiducia: l'Italia dei Valori ha sottolineto il rischio di una nuova manovra correttiva e ha evidenziato la continuità del Governo Monti con le inique politiche di tagli lineari del precedente Esecutivo. La Lega Nord ha imputato il calo dello spread alle preannunciate dimissioni del Governo. Ha evidenziato il carattere omnibus della legge di stabilità che assomiglia alle leggi finanziarie mancia degli anni '80.
I Gruppi che hanno votato la fiducia hanno espresso apprezzamento per il lavoro svolto in Commissione. Coesione Nazionale ha evidenziato il rischio che, anche a causa del mancato varo di riforme istituzionali, le prossime elezioni politiche segnino lo scardinamento della democrazia dell'alternanza. L'Unione di Centro ha invece sollecitato un impegno diretto del Presidente del Consiglio nella campagna elettorale, ricordando che dopo un anno di Governo Monti lo spread è sceso a 295 punti. Il Gruppo ApI-FLI ha sottolineato l'importanza della credibilità internazionale del Paese, anche in vista di una riconsiderazione dei vincoli europei. Il Partito Democratico ha osservato che occorre superare un'austerità fine a se stessa e trovare un nuovo mix di rigore e sviluppo. Il Popolo della Libertà ha elogiato il lavoro parlamentare che ha migliorato il testo mantenendo invariati i saldi.
In dissenso dal Gruppo, non hanno votato la fiducia i senatori: Malan, Lauro, Bonfrisco, Pera, Giuliano, Giovanardi, Alberti Casellati e Bornacin (PdL).
Approvata la seconda Nota di variazioni e il disegno di legge di bilancio nel complesso, l'Assemblea ha approvato in via definitiva il disegno di legge n. 3627 "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207, recante disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale", già approvato dalla Camera dei deputati.
Il relatore, senatore D'Alì' (PdL), ha riferito sul contenuto del provvedimento che il Governo ha adottato per garantire la continuità produttiva del polo siderurgico e per vigilare, tramite l'istituzione di un Garante, sull'attuazione delle prescrizioni contenute nell'autorizzazione integrata ambientale, che obbliga l'Ilva a risanare gli impianti. Respinta la questione pregiudiziale di costituzionalità, presentata dal senatore Li Gotti (IdV) si è svolta la discussione generale, alla quale hanno preso parte i sen. Vallardi, Castelli (LNP) e Sangalli (PD). Le dichiarazioni di voto a favore del provvedimento sono state svolte dai sen. Delogu (Centrodestra nazionale), Poli Bortone (CN), Pedica (Misto), De Luca (ApI-FLI), Sbarbati (UDC), Tomaselli (PD) e Nessa (PdL). Il sen. Di Nardo (IdV) ha annunciato il voto contrario del Gruppo, il sen. Cagnin (LNP) ha dichiarato una posizione di astensione. In dissenso dal Gruppo la sen. Poretti (PD) ha annunciato il voto contrario dei Radicali.
L'Assemblea ha discusso e approvato, con un numero di voti superiore alla maggioranza assoluta dei componenti, il disegno di legge n. 3609 recante "Disposizioni per l'attuazione del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione", già approvato dalla Camera dei deputati.
Il relatore, sen. Pichetto Fratin (PdL), ha riferito oralmente sui contenuti del provvedimento che anticipa l'applicazione del Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell'Unione economica e monetaria, il cosiddetto Fiscal compact. Nella discussione generale sono intervenuti i sen. Ceccanti, Agostini (PD), Garavaglia (LNP) ePeterlini (UDC-Aut) che ha annunciato a nome delle minoranze linguistiche un voto contrario. Approvato l'articolato senza modifiche, le dichiarazioni di voto finali sono state svolte dai sen. Mascitelli (IdV), Sbarbati (UDC), Baldassarri (ApI-FLI, Garavaglia (LNP), Morando (PD) e Azzollini (PdL).
Approvate le dimissioni del senatore Strano l'Assemblea ha discusso il Documento IV-ter, n. 30, e ha approvato la proposta della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari di considerare insindacabili, ai sensi dell'articolo 68, primo comma, della Costituzione, le opinioni espresse dal sen. Maurizio Gasparri.
Il Senato tornerà a riunirsi domani per esaminare le disposizioni in materia carceraria, la riforma forense e, ove concluso dalla Camera, il decreto-legge sulle elezioni politiche.
(La seduta è terminata alle ore 21:09 )