Mercoledì 7 Novembre 2012 - 830ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:32)
L'Assemblea ha ripreso l'esame del disegno di legge n. 3491, recante "Modifiche alla legge 8 febbraio 1948, n. 47, al testo unico di cui al decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, e al codice penale in materia di diffamazione", e dei connessi ddl nn. 3492 e 3509.
Nella seduta n. 824 del 30 ottobre scorso l'articolo 1 e relativi emendamenti del provvedimento, che modifica la disciplina del reato di diffamazione sostituendo la pena detentiva con la sanzione pecuniaria, erano stati rinviati in Commissione, ai sensi dell'articolo 100, comma 11, del Regolamento del Senato.
I relatori, sen. Berselli (PdL) e Della Monica (PD), hanno illustrato la nuova formulazione condivisa dell'emendamento 1.700 (testo 7) che, uniformandosi a quanto stabilito dal codice penale in materia di recidiva, in caso di condanna per diffamazione prevede che la pena accessoria dell'interdizione dalla professione giornalistica, rispettivamente da uno a sei mesi e da un mese a un anno, sia facoltativa in caso di recidiva semplice e obbligatoria in caso di recidiva specifica. I sen. Casson (PD) e Li Gotti (IdV) hanno segnalato che la Commissione si è limitata ad esaminare un singolo argomento, lasciando irrisolte diverse questioni, tra cui la competenza giudiziaria per i reati commessi attraverso Internet. I sen. D'Ambrosio, Procacci e Vita (PD), il quale ha richiamato un documento della Federazione nazionale della stampa, hanno rinnovato la richiesta di rinvio in Commissione dell'intero ddl; alla proposta, ritenuta dilatoria e non risolutiva, si sono opposti i sen. Caliendo (PdL), Mura (LNP), Rutelli (Terzo Polo), sottolineando che la proposta di rinvio è già stata respinta nella seduta n. 823 del 29 ottobre. Il Presidente di turno Chiti non ha accolto la richiesta della sen. Bugnano (IdV) di un nuovo rinvio ai sensi dell'articolo 100 del Regolamento. Per favorire l'iter del provvedimento, il sen. Malan (PdL) si è dichiarato disponibile a ritirare l'emendamento sulla competenza giudiziaria 1.238,che è stato però fatto proprio e mantenuto dal sen. Casson (PD).
Sull'emendamento 1.700 (testo 7) hanno svolto dichiarazione di voto contraria i sen. Carofiglio (PD) e Li Gotti (IdV), mentre hanno annunciato voto favorevole, in coerenza con le posizioni assunte in Commissione, i sen. Bruno (Terzo Polo), Mura (LNP) e Caliendo (PdL).
Ribadendo che la fretta e la contingenza impediscono di riformare una materia complessa, la sen. Della Monica (PD) ha preannunciato voto contrario all'articolo 1 e ha rinunciato al ruolo di relatrice. Il sen. Zanda (PD) ha chiesto di informare il Presidente del Senato di questa decisione politicamente rilevante.
La seduta è stata sospesa, in conseguenza della convocazione da parte del Presidente Schifani della Conferenza dei Capigruppo, che ha convenuto a maggioranza di accogliere la richiesta di rinvio in Commissione dell'intero ddl, limitatamente ai due aspetti delle sanzioni alternative alla detenzione e dell'obbligo di rettifica. Il provvedimento tornerà in Aula martedì 13 novembre. Contro la decisione della Conferenza ha votato la Lega Nord, che ha denunciato il cedimento a pressioni lobbistiche. Difendendo il lavoro parlamentare sin qui svolto, i sen. Mazzatorta e Calderoli (LNP) hanno considerato una forzatura regolamentare il rinvio in Commissione di questioni già deliberate dall'Assemblea.
(La seduta è terminata alle ore 12:52 )