L'Assemblea ha approvato la mozione n. 668, a prima firma della senatrice Bianconi (PdL), sulla tutela della salute mentale in età evolutiva. L'atto di indirizzo, che è stato sottoscritto da tutti i Gruppi, richiama in premessa la Convenzione ONU sui diritti del fanciullo e impegna il Governo a promuovere il riconoscimento della tutela della salute mentale in età evolutiva come parte essenziale della salute dell'infanzia, a sviluppare un sistema informativo e a promuovere una rete di ricerca clinica dedicata. Invita inoltre l'Esecutivo a monitorare il sistema di unità operative autonome territoriali di neuropsichiatria infantile per assicurare l'unitarietà degli interventi, la definizione precisa dei livelli essenziali di assistenza, la valorizzazione del lavoro di équipe. Invita infine a promuovere l'istituzione di un tavolo permanente che elabori le linee guida del programma nazionale per la ricerca sulla salute mentale nell'infanzia e nell'adolescenza, i trattamenti riabilitativi, gli interventi di prevenzione e le modalità di fornitura dei servizi, da presentare annualmente, per il parere, alle Commissioni competenti di Camera e Senato.

Illustrata nella seduta antimeridiana del 27 settembre scorso, la mozione è stata accolta dal Sottosegretario di Stato per la salute, professor Cardinale. Nelle dichiarazioni di voto favorevoli, sono intervenuti i senatori: Carlino (IdV), Gustavino (UDC), Rizzi (LNP), Granaiola (PD), Saccomanno (PdL), i quali hanno posto l'accento sulla necessità di un'azione combinata sul piano sociale e sanitario per affrontare i disturbi neuropsichiatrici dell'infanzia e dell'adolescenza, la cui rilevanza epidemiologica è divenuta più evidente negli ultimi tempi. Per denunciare la mancata attuazione delle leggi sulla tutela della salute mentale i Radicali nel PD non hanno votato la mozione.

In apertura di seduta la Presidenza ha comunicato il nuovo calendario dei lavori fino all'11 ottobre. La prossima settimana saranno discussi il Rendiconto e l'Assestamento del bilancio dello Stato, i disegni di legge sulle rappresentanze di genere negli organi territoriali e, ove concluso dalla Commissione, il disegno di legge anticorruzione, già approvato dalla Camera dei deputati.