Mercoledì 19 Settembre 2012 - 797ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:31)
L'Assemblea ha approvato, con modificazioni, il disegno di legge n. 2769, già approvato dalla Camera dei deputati, recante "Norme per l'adeguamento alle disposizioni dello statuto istitutivo della Corte penale internazionale".
Il provvedimento - hanno ricordato nella seduta antimeridiana i relatori, senatori Allegrini (PdL) e Chiurazzi (PD) - modifica l'ordinamento interno per consentire alla Corte penale internazionale di esercitare la propria giurisdizione nei rapporti con l'Italia e introduce soltanto le fattispecie incriminatrici direttamente funzionali all'adempimento degli obblighi di cooperazione. Esito di un lungo iter, che ha comportato anche un ciclo di audizioni, il testo proposto dalla Commissione individua nel Ministro della giustizia l'autorità di riferimento, dal punto di vista politico e amministrativo, per la cooperazione con la Corte e concentra le competenze giudiziarie nella corte d'appello di Roma; prevede termini più rapidi per la procedura di estradizione; estende l'ambito soggettivo delle norme sulle immunità temporanee; risolve il nodo della doppia imputazione.
Dopo l'approvazione dei 24 articoli - e l'accoglimento come raccomandazione di un ordine del giorno dei Radicali che impegna il Governo ad approfondire la definizione del crimine di aggressione - tutti i Gruppi hanno votato a favore del provvedimento, ad eccezione della Lega Nord che si è astenuta. Nelle dichiarazioni di voto finale sono intervenuti i senatori Serra (UDC), Rutelli (Terzo Polo), Casson (PD), i quali hanno ricordato l'importante ruolo della Corte penale internazionale nella prevenzione e repressione dei genocidi, dei crimini di guerra e dei crimini contro l'umanità. Il senatore Li Gotti (IdV) ha evidenziato che l'Italia dei Valori ha acconsentito a ritirare gli emendamenti, tesi a reintegrare il progetto ordinario, per favorire il percorso della legge. Il senatore Caliendo (PdL) ha sottolineato che l'applicazione dello statuto della Corte non contrasta con i principi dell'ordinamento interno e che la garanzia del giudice precostituito da norme esclude il rischio di un uso a fini politici dell'organismo. Il senatore Mura (LNP) ha invece ribadito le critiche della Lega Nord, argomentando che l'organo giurisdizionale ha un eccessivo potere discrezionale e costi di funzionamento elevati, si sovrappone alla Corte di giustizia delle Nazioni Unite e incontra la ferma opposizione degli Stati Uniti.
(La seduta è terminata alle ore 18:50 )