L'Assemblea ha avviato la discussione dei disegni di legge nn. 143, 263, 754 e 2403, recanti "Riforma della legislazione in materia portuale".

Sul testo unificato proposto dalla Commissione, ha riferito oralmente il senatore Grillo (PdL) il quale ha sottolineato il rilievo strategico del provvedimento, che può offrire opportunità significative di sviluppo. L'obiettivo dell'intervento di iniziativa parlamentare è di rilanciare i porti nazionali, tenendo conto dei mutamenti conseguenti alla globalizzazione e mirando a intercettare il traffico di merci e di passeggeri proveniente dall'Asia. Le modifiche apportate alla legge n. 84 del 1994 in materia di ordinamento portuale riguardano il modello di gestione, la realizzazione delle infrastrutture, i servizi nautici. Le nuove norme tendono infatti a rafforzare le Autorità portuali, aumentandone l'autonomia finanziaria, potenziando il coordinamento e valorizzando il ruolo del presidente; a snellire e velocizzare le procedure per l'approvazione del piano regolatore portuale e a favorire il dragaggio.

Nella discussione generale, con riferimenti alle singole realtà portuali di Genova, Napoli, Civitavecchia, Venezia, Trieste e Ancona, sono intervenuti i senatori: Marco Filippi, Pinotti, Casson, Armato, Ranucci, Donaggio, Tomaselli, Blazina (PD), Ladu, Camber, Bonfrisco, Bornacin (PdL), Sbarbati e Musso (UDC), Castelli (LNP).