Martedì 3 Luglio 2012 - 756ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:38)
Il Presidente del Consiglio dei ministri Monti ha reso in Senato un'ampia informativa sul vertice europeo di Bruxelles del 28 e 29 giugno 2012. Il Presidente ha anzitutto ricordato le determinazioni parlamentari in direzione di un bilanciamento tra le istanze rigoriste e quelle favorevoli a politiche di crescita, elemento quest'ultimo lasciato in precedenza ai margini dei documenti europei, compreso l'ultimo passaggio relativo all'accordo sul fiscal compact. Il Consiglio europeo ha segnato un passo in avanti proprio nel senso delle richieste italiane a sostegno di politiche per la crescita, per un'Europa più stabile e solidale e per una governance più coerente che disegni una Unione fondata su forme di integrazione anche positiva e non solo negativa. La soddisfazione italiana discende dall'accoglimento di una serie di elementi di cui il Governo si è fatto promotore: il riconoscimento del mercato interno come motore essenziale per la crescita; il finanziamento delle politiche rivolte alla crescita stessa; la riprogrammazione dei fondi strutturali; l'avvio di una fase pilota verso l'adozione dei project bond; la presa in considerazione di forme di tassazione sulle transazioni finanziarie; il riconoscimento dell'importanza del ruolo degli investimenti pubblici. Il Consiglio europeo ha concluso la seconda edizione del semestre europeo di coordinamento delle politiche economiche con l'approvazione delle raccomandazioni specifiche per ciascun Paese ed ha deciso il completamento e la stabilizzazione dell'architettura dell'Unione economico-monetaria, assumendo anche elementi di governance democratica. Inoltre, il Consiglio ha approvato significative misure per la stabilizzazione nel breve periodo dei mercati finanziari. Il Governo italiano si è fortemente battuto in tale direzione, arrivando a porre una riserva di attesa rispetto a quanto già stabilito a livello di Europa dei 27, riserva sciolta solo allorché si è giunti, nel più ristretto ambito dell'Europa monetaria, ad assumere decisioni relative ai mercati dell'eurozona che gli stessi documenti europei indicavano come principale ostacolo per la crescita. Oltre all'istituzione di un sistema sovranazionale di supervisione delle banche, si è deciso il ricorso flessibile al Fondo salva-Stati e al sistema europeo di stabilità a sostegno di Stati incamminati su un percorso virtuoso non tempestivamente riconosciuto dal mercato. Il Presidente Monti ha ringraziato in particolare il Ministro degli affari europei Moavero Milanesi e il Vice Ministro dell'economia e delle finanze Grilli per il fondamentale lavoro istruttorio svolto ed ha soprattutto riconosciuto l'importante ruolo di stimolo, appoggio e incoraggiamento offerto dal Parlamento che, con l'approvazione definitiva della riforma del mercato del lavoro, ha rafforzato la credibilità del Governo italiano in sede europea.
Un giudizio positivo sull'operato del Governo, cui è stato riconosciuto di aver garantito il prestigio e l'autorevolezza dell'Italia nel contesto europeo, è stato espresso dai sen. Rutelli (Terzo Polo:API-FLI), Del Pennino (Misto-PRI), Viespoli (CN:GS-SI-PID-IB-FI), D'Alia, Colombo (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), Marini (PD), che ha incitato il Governo ad introdurre elementi di maggiore equità e giustizia sociale, e Gasparri (PdL), che ha rivendicato il ruolo di sprone nella difesa dell'interesse nazionale svolto dalla propria parte politica. Il sen. Bodega (Misto-SGCMT) si è espresso positivamente sul Consiglio europeo mentre pessimo risulta l'operato del Governo sul fronte interno. Negativo il giudizio manifestato dai sen. Belisario (IdV) e Massimo Garavaglia (LNP) secondo i quali i risultati conseguiti a Bruxelles non garantiranno vantaggi reali all'Italia a fronte invece dei sacrifici che il Governo continua ad infliggere ai ceti meno abbienti e alle imprese.
Il Presidente Schifani ha poi ricordato la figura del senatore a vita Sergio Pininfarina, scomparso la notte scorsa, cui anche il Presidente Monti ha reso omaggio in premessa del suo intervento e al quale l'Assemblea ha tributato un minuto di silenzio.
L'Assemblea ha quindi avviato la discussione del ddl n. 3331 di conversione in legge del decreto-legge 30 maggio 2012, n. 67, recante disposizioni urgenti per il rinnovo dei Comitati e del Consiglio generale degli italiani all'estero.
I relatori, sen. Mantica (PdL) e Tonini (PD), hanno illustrato il provvedimento, valutato un passaggio sgradevole nella sostanza e sgraziato nella forma, giacché rinvia di altri due anni e per la terza volta l'elezione dei COMITES, aggiungendo in maniera non chiara la volontà del Governo di introdurre il voto elettronico al posto di quello per corrispondenza. Ad avviso dei relatori, il provvedimento, pur necessario, va implementato con un emendamento che destini agli italiani nel mondo quanto non ancora speso dal Ministero del'economia e delle finanze con riferimento alla voce del bilancio per le attività elettorali. In linea con le valutazioni dei relatori gli interventi in discussione generale dei sen. Micheloni, Morando, Marinaro (PD), Pedica (IdV), Davico (LNP), Fantetti, Azzollini, Tofani e Firrarello (PdL). Il Governo è stato invitato a presentare una nuova relazione tecnica sul provvedimento.
Infine, su proposta del Gruppo PD e con la contrarietà del solo Gruppo Misto, il Senato ha approvato l'inserimento all'ordine del giorno della seduta pomeridiana di domani del ddl n. 3321 sul finanziamento e il controllo dei bilanci dei partiti approvato oggi in Commissione, che prevede la destinazione ai terremotati dell'Emilia dell'ultima tranche dei rimborsi elettorali.
(La seduta è terminata alle ore 19:57 )