Mercoledì 9 Maggio 2012 - 720ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:44)
Il Senato ha definitivamente convertito in legge, con modificazioni, il decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, recante norme in materia di poteri speciali sugli assetti societari nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché per le attività di rilevanza strategica nei settori dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni (ddl n. 3255). Il decreto interviene sulla disciplina della cosiddetta golden share, riformulando le condizioni e l'ambito di esercizio dei poteri speciali dello Stato sulle società operanti nei settori considerati.
In sede di dichiarazioni di voto finali, sono intervenuti i sen. Lannutti (IdV), Viespoli (CN:GS-SI-PID-IB-FI), Baldassarri (Terzo Polo:API-FLI), Serra (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), Vaccari (LNP), Giaretta (PD) e Pichetto Fratin (PdL). Con la sola eccezione del Gruppo LNP, che si è astenuto invocando normative protezionistiche più coraggiose, è stato manifestato un generale consenso rispetto ad un decreto che consente di difendere adeguatamente le società che operano in settori strategici. Il provvedimento, ispirato a criteri di trasparenza e di tutela degli interessi nazionali e dell'italianità delle imprese strategiche (opportunamente riferita all'oggetto dell'attività di impresa anziché alla proprietà), vuole superare il disallineamento con altri Paesi europei ricorrendo non al protezionismo bensì agli strumenti previsti dai Trattati. Inoltre, il testo pone rimedio ad un ricorso della Commissione presso la Corte di giustizia UE e rimette ordine in una materia che ha conosciuto una stratificazione normativa dal 1994 ad oggi.
Il Senato ha quindi approvato, in seconda lettura e con modificazioni, il ddl n. 3162 recante modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di sfalci e potature, di miscelazione di rifiuti speciali e di oli usati nonché di misure per incrementare la raccolta differenziata. Il provvedimento torna quindi alla Camera dei deputati per la terza lettura.
I sen. Carrara (CN:GS-SI-PID-IB-FI), Molinari (Terzo Polo:API-FLI), Giai (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), Vallardi (LNP), De Luca (PD) e D'Alì (PdL) hanno dichiarato il voto favorevole dei rispettivi Gruppi sottolineando come l'esame svolto dal Senato abbia consentito di migliorare il testo con norme finalizzate ad introdurre correzioni e razionalizzazioni in materia ambientale, con l'obiettivo di favorire e di incentivare imprese e famiglie a porre in essere azioni positive finalizzate a migliorare la qualità ambientale, soprattutto con riferimento al rafforzamento della raccolta differenziata e all'applicazione del principio della valorizzazione di sottoprodotti fono ad oggi considerati rifiuti. Il sen. De Toni (IdV) ha invece motivato il voto contrario del Gruppo con l'eccessiva frammentarietà delle norme introdotte e con la mancanza di una visione organica delle politiche ambientali. In particolare si lamenta il mancato inserimento dei delitti ambientali nel codice penale, il debole impulso dato alla prevenzione del dissesto idrogeologico e del rischio sismico e l'insufficiente estensione del principio del chi inquina paga.
L'Assemblea è quindi passata allo svolgimento di mozioni sull'accordo Unione Europea-Marocco in materia di commercio di prodotti agroalimentari.
I sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), Di Nardo (IdV), Antezza (PD), Piccioni (PdL), Fleres (CN:GS-SI-PID-IB-FI) e Vallardi (LNP) hanno illustrato le richieste rivolte al Governo, chiamato ad impegnarsi, eventualmente prevedendo anche misure di compensazione, affinché l'accordo non pregiudichi ulteriormente il settore della pesca e quello agroalimentare, con particolare riferimento a quello ortofrutticolo e alle Regioni del Sud, nonché a salvaguardare i diritti degli agricoltori, la lotta contro le frodi, la protezione dell'ambiente e delle norme di sicurezza alimentare e più in generale ad intervenire per avviare, anche a livello europeo, idonee iniziative a sostegno della politica agricola mediterranea promuovendo la tutela del made in Italy e dell'etichettatura. Si chiede, fra l'altro, che l'accesso di prodotti al mercato interno dell'UE sia subordinato al rigoroso rispetto di norme in materia di igiene e sicurezza; che vengano garantiti stringenti controlli doganali per evitare perturbazioni dei mercati; che in Marocco vengano garantiti i diritti dei lavoratori, in particolare con la proibizione del lavoro minorile, e venga assicurato un mercato più trasparente, orientato alla reciprocità delle regole commerciali. Al Governo si chiede poi di impegnarsi ad effettuare valutazioni di impatto sulle produzioni italiane maggiormente svantaggiate dall'accordo e sui redditi delle imprese agricole, al fine di presentarle alla Commissione e al Parlamento europeo.
Nel corso del dibattito sono intervenuti i sen. Mongiello (PD), Perduca (Radicali nel PD), Aderenti (LNP), Pedica (IdV) e Firrarello (PdL). Il Governo replicherà al dibattito nel corso della seduta antimeridiana di domani, mentre quella pomeridiana non avrà luogo.
(La seduta è terminata alle ore 20:01 )