Mercoledì 18 Aprile 2012 - 711ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:35)
Il Senato ha approvato pressoché all'unanimità, in prima deliberazione, i disegni di legge costituzionale nn. 2923, 3073 e 3057 recanti modifiche agli Statuti speciali delle Regioni Sardegna, Sicilia e Friuli Venezia Giulia in materia di composizione dei rispettivi Consigli regionali. I ddl sono stati esaminati insieme ai connessi ddl, rispettivamente nn. 2991, 2962 e 2963. I provvedimenti, definiti d'intesa con i Presidenti delle Regioni interessate, riducono il numero dei componenti dei Consigli regionali, per la Sicilia da 90 a 70, per la Sardegna da 80 a 60, mentre per il Friuli-Venezia Giulia si prevede un consigliere regionale ogni 25.000 abitanti.
Intervenendo in replica alla discussione generale congiunta, svoltasi nella seduta di ieri, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Malaschini ha evidenziato l'importanza della riduzione del numero dei componenti dei Consigli regionali che, pur non potendo essere considerata una risposta alla questione dell'antipolitica, potrà comunque contribuire a riavvicinare i cittadini alle istituzioni.
Le dichiarazioni di voto finali su ciascuno dei ddl in esame hanno consentito lo svolgimento di giudizi omogenei in considerazione delle comuni motivazioni sottese ai provvedimenti, pur dando spazio a valutazioni specifiche riferite alle caratteristiche peculiari dei territori interessati.
Sono intervenuti i sen. Pardi (IdV), De Angelis (Terzo Polo:API-FLI), Rizzi, Pittoni, Maraventano (LNP), Scanu, Pertoldi, Crisafulli (PD), Sanciu, Saro, Nania (PdL), Fleres (CN:GS-SI-PID-IB-FI), D'Alia (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI) e Pistorio (MPA-AS). Sul ddl riferito alla Regione Friuli Venezia Giulia, il sen. Procacci (PD) è intervenuto in dissenso dal suo Gruppo.
Al generale consenso circa l'opportunità di un intervento capace di contribuire seppur parzialmente alla questione dei costi della politica, di incrementare la qualità della rappresentanza e di garantire maggiore efficienza alle istituzioni hanno fatto riscontro anche alcune riserve sul rischio di creare disarmonie rispetto alle specificità territoriali, e da parte di alcuni si è sottolineata la necessità di procedere ad una sollecita riforma del Parlamento nazionale che vada nella stessa direzione, nonché ad una rivisitazione complessiva dell'assetto dei poteri istituzionali dello Stato.
Il Presidente del Senato Schifani ha salutato l'odierna approvazione dei disegni di legge costituzionali, che fa seguito al definitivo varo sancito ieri della riforma che introduce in Costituzione il principio del pareggio di bilancio, come un passo importante verso la modernizzazione del Paese.
L'Assemblea ha quindi avviato la discussione del documento XVIII, n. 146, recante la Risoluzione della 3a Commissione permanente, a conclusione dell'esame della Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio concernente lo strumento di assistenza preadesione (IPA II) - (COM (2011) 838 definitivo), della Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce uno strumento europeo di vicinato - (COM (2011) 839 definitivo) e della Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce norme e procedure comuni per l'esecuzione degli strumenti di azione esterna dell'Unione - (COM (2011) 842 definitivo).
Il relatore, sen. Mantica (PdL), ha illustrato le proposte di normativa comunitaria, a partire dall'istituzione di uno strumento finanziario di assistenza preadesione per sostenere i Paesi candidati e quelli potenzialmente candidati nei rispettivi percorsi di riforme finalizzate all'allineamento con i valori e gli standard dell'Unione europea. Si prevede inoltre uno strumento europeo di vicinato volto a creare proficue relazioni privilegiate con Paesi e territori limitrofi cui indirizzare finanziamenti per specifici programmi forieri di benefici comuni. Infine, le norme e procedure comuni per l'esecuzione degli strumenti di azione esterna dell'UE tendono a semplificare il contesto normativo per agevolare l'assistenza comunitaria ai Paesi considerati.
La Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Dassù ha espresso parere favorevole sulla risoluzione che impegna il Governo su una linea che esso sta già interpretando. In considerazione della sua delicata situazione geopolitica, l'Italia giudica essenziale una politica europea efficace nei riguardi dei Balcani - area dove sono stati già raggiunti importanti risultati fortemente voluti dall'Italia - e dei Paesi mediterranei, nei cui confronti le politiche europee scontano la delicata e difficile trasformazione che sta vivendo il mondo arabo.
Le dichiarazioni di voto a favore della risoluzione sono state svolte dai sen. Pedica (IdV), Marinaro (PD) e Bettamio (PdL).
(La seduta è terminata alle ore 13:33 )