Mercoledì 19 Ottobre 2011 - 627ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:33)
Il Senato ha ripreso l'esame del ddl n. 2626, nel testo proposto dalla Commissione, recante norme per la tutela della libertà d'impresa. Statuto delle imprese.
Il disegno di legge recepisce gli indirizzi dello Small Business Act, il quadro fondamentale per le piccole imprese disegnato dall'Europa, definendo un vero e proprio statuto delle imprese basato sul riconoscimento del loro ruolo sociale.
Al termine della discussione generale, cui hanno preso parte i sen. Garraffa, Tomaselli, Sangalli (PD), Mascitelli (IdV), Piscitelli (CN-Io Sud-FS) e Castro (PdL), il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Saglia ha espresso la soddisfazione del Governo per l'esito di un dibattito scevro da pregiudizi che ha consentito la convergenza unanime delle forze politiche su un provvedimento di principi, primo fra tutti quello di sussidiarietà che antepone il cittadino e le imprese alla pubblica amministrazione, che nel contempo reca norme sostanziali in materie delicate come l'innovazione, l'accesso al credito e i ritardi nei pagamenti delle amministrazioni pubbliche, argomento spinoso e complesso su cui è stata individuata una mediazione tra esigenze diverse di cui il Governo terrà conto nella predisposizione del decreto sullo sviluppo.
In attesa del parere della Commissione bilancio sugli emendamenti, il seguito della discussione è stato rinviato ad altra seduta.
L'Assemblea è quindi passata ad esaminare una serie di richieste di dichiarazione d'urgenza, ai sensi dell'articolo 77 del Regolamento, in ordine a numerosi disegni di legge, a partire dal ddl costituzionale n. 2941 recante disposizioni concernenti la riduzione del numero dei parlamentari, l'istituzione del Senato federale della Repubblica e la forma di Governo. La proposta, che è risultata approvata, è stata illustrata dal sen. Quagliariello (PdL), il quale ha sottolineato come la presentazione da parte del Governo di un ddl costituzionale organico su materie oggettivamente connesse costituisca un elemento di novità cui garantire un esame accelerato affinché l'urgenza del processo riformatore dello Stato si sposi con la necessaria coerenza. Nel corso del susseguente dibattito, i sen. Pardi (IdV), Bianco, Finocchiaro (PD), Peterlini (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI), Rutelli (Terzo Polo:API-FLI) e Pistorio (MPA-AS) hanno adombrato il sospetto che la richiesta sottenda alla volontà di affossare i provvedimenti sulla diminuzione del numero dei parlamentari già all'esame del Parlamento ed hanno conseguentemente condizionato il loro voto alla disponibilità a considerare ugualmente urgenti tali provvedimenti. I sen. Viespoli (CN-Io Sud-FS), Bricolo (LNP) e Quagliariello (PdL) hanno assicurato che tutti i ddl costituzionali sulla riduzione dei parlamentari saranno accorpati al testo governativo in Commissione. Successivamente l'Assemblea ha accolto anche la richiesta di dichiarazione d'urgenza per i ddl costituzionali nn. 1178 e 2821 recanti modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei deputati e dei senatori.
A seguito di una discussione cui hanno preso parte i sen. Rutelli (Terzo Polo:API-FLI), Peterlini, D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI), Poli Bortone (CN-Io Sud-FS) e Livi Bacci (PD), il Senato ha poi accolto la richiesta di dichiarazione d'urgenza sui ddl n. 702 recante delega al Governo per la revisione del trattamento tributario della famiglia secondo il metodo del quoziente familiare e misure a sostegno del coniuge superstite e n. 1851 recante disposizioni per il riequilibrio del carico fiscale della famiglia e introduzione del contributo alla genitorialità.
La sen. Finocchiaro (PD) ha quindi illustrato le motivazioni alla base della richiesta di dichiarazione d'urgenza per il ddl n. 2611, recante il Piano nazionale per l'autonomia e la libertà delle nuove generazioni. Delega al Governo per l'unificazione delle aliquote contributive e l'incremento della copertura previdenziale a favore dei giovani lavoratori. La proposta è stata accolta.
Accolta anche la richiesta di dichiarazione d'urgenza, illustrata dal sen. Li Gotti (IdV), per il ddl n. 581 recante modifiche alle disposizioni penali in materia di società e consorzi.
Quanto infine al ddl costituzionale n. 1259, recante modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione, in materia di soppressione delle Province e conseguente razionalizzazione dell'organizzazione territoriale della Repubblica, la relativa richiesta di urgenza è stata ritirata dal presentatore, sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI), il quale ha accolto il suggerimento rivolto in tal senso dal sen. Quagliariello in considerazione dell'imminente conclusione dell'esame del provvedimento da parte della Camera dei deputati.
(La seduta è terminata alle ore 12:53 )