Il Senato ha sospeso l'esame, nel testo proposto dalla Commissione di merito, del ddl n. 1142 recante istituzione degli ordini e albi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione, e del connesso ddl n. 573 vertente sulla stessa materia. La nuova calendarizzazione del provvedimento è stata quindi rinviata ad una prossima riunione della Conferenza dei Capigruppo.

La proposta di sospensione è stata avanzata dalla relatrice, sen. Bianconi (PdL), in ragione della necessità di approfondire meglio il tema della sanzioni che, come attualmente formulato, potrebbe creare conflitti di competenza. In precedenza si era conclusa la discussione generale con gli interventi dei sen. D'Ambrosio Lettieri, De Lillo (PdL), Perduca (Radicali nel PD), Rutelli (Terzo Polo:API-FLI) e Viespoli (CN-Io Sud-FS). Ne sono emerse valutazioni a favore del testo che fornisce risposte attese da decenni ed altre invece contrarie stante l'inopportunità di istituire nuovi ordini professionali in un contesto in cui si rafforzano sempre più generali esigenze di liberalizzazione che troverebbero più adeguata disciplina in un provvedimento di riforma e riorganizzazione complessiva delle professioni.

Il Senato ha poi deliberato di costituirsi in giudizio in un conflitto di attribuzione sollevato dalla Camera dei deputati nei confronti del Procuratore della Repubblica e del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Milano. Si tratta della contestazione sollevata dalla Camera dei deputati rispetto alle indagini compiute e ai conseguenti atti emessi nei confronti del Presidente del Consiglio Berlusconi con riferimento alla telefonata effettuata dal premier alla procura di Milano nell'ambito del cosiddetto caso Ruby.

Da parte dei sen. Balboni, Sarro (PdL) e Mazzatorta (LNP) sono state evidenziate le ragioni di principio, in difesa delle prerogative del Parlamento, che militano a favore dell'adesione all'iniziativa assunta dalla camera dei deputati. I sen. Li Gotti, Belisario (IdV), Casson, Sanna, Finocchiaro (PD), Bruno (Terzo Polo:API-FLI) e Serra (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI) hanno invece lamentato come la costituzione in giudizio da parte del Senato, oltre che costituire un abuso giuridico considerato che nel caso specifico il parlamentare coinvolto è un deputato, assuma un carattere grottesco alla luce del merito dei comportamenti contestati al Presidente del Consiglio.