Mercoledì 6 Luglio 2011 - 579ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:31)
Al termine della discussione generale, il Governo ha posto la questione di fiducia sul ddl n. 2791 di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, concernente Semestre Europeo - Prime disposizioni urgenti per l'economia, esaminato in seconda lettura dall'Assemblea del Senato.
Il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Giorgetti ha rilevato che il proficuo dibattito sviluppatosi in Senato e alcune delle proposte delle opposizioni caratterizzate da un alto grado di concretezza non verranno vanificati dalla decisione di porre la questione di fiducia giacché potranno trovare spazio in occasione dell'imminente esame della manovra economica predisposta dal Governo. In particolare, potranno essere approfondite la proposta di rendere la Cassa depositi e prestiti uno strumento atto a rendere più certo il pagamento dei crediti vantati dalle imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni e la sollecitazione ad operare una migliore selezione degli strumenti a sostegno delle aree svantaggiate.
Nel corso della discussione, i sen. Procacci, Passoni, Adamo, Della Seta, Giaretta, Mercatali (PD), Palmizio, Menardi, Carrara (CN-Io Sud), Bonfrisco, Tancredi, Grillo, Santini, Zanetta (PdL), Pardi, Mascitelli (IdV), Germontani (FLI), Bruno (API) e Pittoni (LNP) hanno approfondito da diversi punti di vista i temi oggetto del decreto-legge. Da parte delle opposizioni è venuto un giudizio fortemente negativo su un provvedimento che nel titolo annuncia interventi finalizzati allo sviluppo, vera priorità del Paese, ma che nei contenuti delude del tutto le attese non essendovi traccia alcuna di misure atte a conseguire l'obiettivo. Laddove interviene, il decreto presenta soluzioni non condivisibili. Ad esempio, sul fronte degli appalti, anziché incentivare la trasparenza, il decreto restringe il livello di concorrenza e consente alle autorità pubbliche, alle amministrazioni e alle stazioni appaltanti di evitare le gare e di adottare semplici contratti con procedure assolutamente inadeguate. Insoddisfacente è anche il modo con cui si interviene in materia di riscossione coattiva da parte di Equitalia, così come critiche vengono mosse dalle autonomie locali circa la coerenza di alcune previsioni del decreto e il percorso di attuazione del federalismo. L'inefficacia del decreto rispetto all'obiettivo dello sviluppo risulta ancor più preoccupante alla luce della manovra che il Governo si appresta a presentare al Parlamento che conterrà misure che si abbatteranno come una scure sui redditi di operai e impiegati in pensione.
Da parte della maggioranza, invece, si è evidenziato come il decreto si inserisca nell'ambito delle indicazioni e delle misure economiche stabilite da Bruxelles per il semestre europeo, intervenendo positivamente su diversi settori nella logica del contenimento delle spese attraverso azioni sul lato dell'offerta senza incrementi del carico fiscale. Nel merito, particolarmente apprezzabili sono le misure che rendono i distretti turistici a «burocrazia zero», l'impossibilità di apporre ipoteche sulla prima casa per crediti fiscali inferiori ai 20.000 euro, il riaffidamento ai Comuni della funzione della riscossione delle entrate precedentemente affidata a Equitalia, gli interventi infrastrutturali e le misure di semplificazione urbanistica, il credito d'imposta per la ricerca.
La Conferenza dei Capigruppo ha quindi deliberato le modalità di svolgimento della discussione sulla questione di fiducia che avrà inizio a partire da domani mattina.
(La seduta è terminata alle ore 20:43 )