Martedì 28 Giugno 2011 - 574ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:32)
Il Senato ha affrontato la discussione del disegno di legge n. 2243 recante disposizioni in materia di semplificazione dei rapporti della Pubblica Amministrazione con cittadini e imprese e delega al Governo per l'emanazione della Carta dei doveri delle amministrazioni pubbliche e per la codificazione in materia di pubblica amministrazione. Il provvedimento, già approvato dalla Camera dei deputati e collegato alla manovra finanziaria, è stato approvato in un testo fortemente rimaneggiato, sostanzialmente ridotto al solo articolo 43 del provvedimento originario, con il nuovo titolo "Disposizioni per la codificazione in materia di pubblica amministrazione". Ciò a seguito dell'approvazione di due proposte di stralcio, già presentate dal Governo e approvate in Commissione affari costituzionali, dirette a ricondurre ad appositi e autonomi disegni di legge, da un lato, gli articoli da 1 a 40 e l'articolo 44 e, dall'altro, gli articoli 41 e 42.
Il relatore, sen. Vizzini (PdL), ha dato conto delle ragioni sottese alle proposte di stralcio, la prima motivata dalla circostanza che molte disposizioni del disegno di legge n. 2243 sono state inserite nel decreto-legge n. 70 del 2011, attualmente all'esame del Senato, la seconda volta a ricondurre a un disegno di legge specifico la delega al Governo per l'emanazione della Carta dei doveri delle amministrazioni pubbliche, che ha una sua specifica autonomia. Il restante articolo 43 reca una delega al Governo per adottare, entro 12 mesi, uno o più decreti legislativi volti a riunire in un unico codice tutte le disposizioni vigenti in materia di pubblica amministrazione.
Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Augello ha precisato che ciascuna delle parti risultanti dagli stralci manterrà la sua natura di provvedimento collegato alla manovra finanziaria. Il Governo non intende tralasciare l'iter di approvazione di ciascuna di queste partizioni perché ritiene che abbiano tutte la stessa importanza. Lo stralcio, oltre che necessario per le norme confluite nel decreto-legge n. 70, risponde ad esigenze di speditezza e alla necessità di garantire al Governo, attraverso apposite deleghe, la possibilità di concludere il percorso di semplificazione avviato.
In sede di discussione generale e di dichiarazioni di voto finali, cui hanno preso parte i sen. Lannutti, Pardi (IdV), Adamo, Sanna, Incostante (PD),Valli, Bodega (LNP), Saia (CN-Io Sud), Musso (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE.VN-MRE-PLI) e Malan (PdL), sono emerse le opposte opinioni sul provvedimento e sulla scelta del Governo di proporre lo stralcio di gran parte di esso. Da parte dei Gruppi di maggioranza è stata evidenziata l'importanza dell'insieme delle misure e delle deleghe previste nel ddl e negli altri provvedimenti recanti gli importanti ulteriori passi che il Governo compie nel processo già avviato di forte semplificazione normativa. Le opposizioni hanno invece stigmatizzato le decisioni del Governo e della maggioranza che hanno vanificato il lungo e proficuo iter legislativo del provvedimento che viene di fatto svuotato a testimonianza di una incapacità di interpretare in modo moderno ed incisivo il pur necessario processo di semplificazione.
(La seduta è terminata alle ore 19:09 )