Mercoledì 15 Giugno 2011 - 567ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:34)

Il Senato ha approvato, con modificazioni, il ddl n. 2156 recante disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione. Il provvedimento passa quindi all'esame della Camera dei deputati per la seconda lettura.

Dopo che nella seduta di ieri si era provveduto allo stralcio degli articoli 7, 8 e 9, l'odierna seduta è ripresa dall'esame dell'emendamento 2.0.2000, presentato dal Governo, volto a recuperare la sostanza dell'articolo 1 del testo originario del ddl respinto dall'Assemblea la scorsa settimana.

In attuazione di quanto stabilito dalla Convenzione ONU contro la corruzione, l'emendamento, che impone che non debbano esservi nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, individua la Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle amministrazioni pubbliche (CiVIT) quale Autorità nazionale anticorruzione e individua altresì gli altri organi incaricati di svolgere le attività di controllo, di prevenzione e di contrasto al fenomeno. In qualità di Autorità nazionale, la CiVIT collabora con i paritetici organismi stranieri e con le organizzazioni regionali ed internazionali competenti; approva il Piano nazionale anticorruzione predisposto dal Dipartimento della funzione pubblica; esercita la vigilanza e il controllo sull'effettiva applicazione e sull'efficacia delle misure adottate dalle pubbliche amministrazioni; riferisce annualmente al Parlamento sull'attività di contrasto al fenomeno e sull'efficacia delle disposizioni vigenti in materia. Il Dipartimento della funzione pubblica coordina l'attuazione delle strategie di prevenzione e contrasto della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione elaborate a livello nazionale e internazionale; promuove e definisce norme e metodologie comuni per la prevenzione della corruzione; predispone il Piano nazionale anticorruzione; definisce modelli standard delle informazioni e dei dati che ne consentano la gestione e l'analisi informatizzata. Ulteriori funzioni vengono individuate a carico delle pubbliche amministrazioni centrali.

A favore dell'emendamento del Governo, peraltro approvato in un testo modificato, si è espressa la sen. Finocchiaro (PD), che lo ha definito un passo avanti perché attribuisce le funzioni di controllo ad un'Autorità terza evitando che nell'ordinamento resti l'attuale disciplina che le pone in capo al Dipartimento della funzione pubblica. A favore dell'emendamento, considerato un avanzamento nella lotta alla corruzione, si sono espressi inoltre i sen. Viespoli (CN-Io Sud) e Gasparri (PdL). Di segno contrario gli interventi dei sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI), Baldassarri (FLI) e Bruno (API), che hanno dichiarato voto contrario giacché la CiVIT non è organismo indipendente ed autonomo rispetto al potere esecutivo. Il sen. Li Gotti (IdV), condividendo le perplessità intorno all'indipendenza dell'Autorità individuata ma riconoscendo che il testo costituisce un avanzamento rispetto alla normativa vigente, ha annunciato un voto di astensione.

Successivamente l'Assemblea ha approvato, in un testo modificato, l'articolo 10 che stabilisce ulteriori condizioni di ineleggibilità all'ufficio di deputato e senatore, ha soppresso l'articolo 11 che interveniva in tema di candidature alle elezioni provinciali, comunali e circoscrizionali e di assunzione di importanti cariche negli enti locali e ha approvato infine gli articoli 12, recante alcune modifiche al codice penale, e 13 che stabilisce la clausola di invarianza finanziaria.

In sede di dichiarazioni di voto finali, hanno manifestato il voto favorevole dei rispettivi Gruppi i sen. Viespoli (CN-Io Sud), Mazzatorta (LNP) e Mugnai (PdL). Contro il ddl hanno invece dichiarato il voto i sen. Li Gotti (IdV), Baldassarri (FLI), D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI) e Casson (PD).

(La seduta è terminata alle ore 20:59 )



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