Il Senato ha ripreso la discussione del ddl n. 2156, recante disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione, e dei connessi ddl nn. 2044, 2164, 2168, 2174, 2346 e 2340.

Il provvedimento, articolato in tre capi, è fondato su tre pilastri: prevenzione generale, controlli mirati e sanzioni. La scorsa settimana, dopo la bocciatura dell'articolo 1 istitutivo del Piano nazionale anticorruzione, è intervenuto un accordo per salvare la sostanza delle norme ispirate dalla Convenzione ONU contro la corruzione. Il Governo, impegnato a presentare un nuovo testo che garantisse, così come richiesto delle opposizioni, la piena indipendenza dell'organo di coordinamento dal potere esecutivo, ha presentato l'emendamento 2.0.2000.

L'Assemblea ha soppresso gli articoli 3 e 4, recanti misure sulla trasparenza nei contratti pubblici, e ha approvato l'articolo 5 in un testo emendato. Dopo la soppressione dell'articolo 6, sono stati stralciati gli articoli 7 e 8, recanti disposizioni in materia di controlli negli enti locali, nonché l'articolo 9 in tema di fallimento politico. Gli articoli 10, 11, 12 e 13 sono stati accantonati e il seguito dell'esame del provvedimento è stato rinviato alla seduta pomeridiana di domani.

In apertura di seduta il presidente Schifani ha comunicato la triste notizia della scomparsa del senatore Comincioli e ha annunciato modifiche al calendario dei lavori: per consentire la partecipazione ai funerali del senatore questore anziano la seduta antimeridiana di domani non avrà luogo. Il dibattito sulla composizione del Governo, previsto per martedì 21 giugno, sarà introdotto da un'informativa del Presidente del Consiglio dei Ministri.