Giovedì 19 Maggio 2011 - 555ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:33)
Il Senato ha approvato all'unanimità la Risoluzione sulla comunicazione congiunta al Consiglio europeo, al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni dal titolo: "Un partenariato per la democrazia e la prosperità condivisa con il Mediterraneo meridionale" (Doc. XVIII, n. 93).
La risoluzione impegna il Governo italiano e invita la Commissione europea e l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza ad avviare un processo nuovo e diverso nel rapporto con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo, a partire dalla destinazione di adeguate risorse alla politica di vicinato, garantendo a tali Paesi l'estensione degli interventi della Borsa europea per la ricostruzione e lo sviluppo. Tra l'altro, la risoluzione sollecita forme di sostegno a quelle economie, allo sviluppo di infrastrutture e al rafforzamento delle istituzioni locali, chiede di stimolare la realizzazione di riforme economiche, politiche e sociali in senso democratico, auspica il massimo coordinamento tra tutte le politiche dell'UE utilizzando a tal fine gli strumenti previsti dal Trattato di Lisbona, sottolinea la necessità di promuovere una effettiva politica comune in materia migratoria, richiede passi congruenti da parte delle diverse istituzioni europee, a partire dal Consiglio d'Europa che dovrebbe accordare lo status di osservatori ai Paesi del Mediterraneo meridionale.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Mantica ha espresso il parere ampiamente favorevole del Governo alla risoluzione, frutto del sapiente lavoro svolto dalla Commissione esteri del Senato, giustamente critica sull'atteggiamento dell'UE rispetto alla sponda Sud del Mediterraneo, considerato che da posizioni di forte sensibilità che condussero nel 2003, sotto la spinta dei Governo italiano e spagnolo, alla proposta di istituire una Banca euromediterranea si è passati negli ultimi anni ad una disattenzione che porta molti a considerare fallita la prospettiva innescata con il Processo di Barcellona. Alle responsabilità europee vanno però affiancate obiettive difficoltà strutturali dei Paesi nordafricani. La risoluzione unitaria del Senato sarà utile a rafforzare l'impegno italiano per perseguire una nuova politica di partenariato, pur nelle difficoltà insite nell'impostazione intergovernativa che sembra ormai prevalere nei rapporti tra gli Stati europei rispetto a quella comunitaria.
La discussione e le dichiarazioni di voto, cui hanno preso parte i sen. Alberto Filippi, Boldi (LNP), Livi Bacci, Tonini (PD), Compagna, Bettamio (PdL), Palmizio (CN-Io Sud), Carlino (IdV) e Musso (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI), hanno permesso di evidenziare le molte ragioni che sottendono all'unanime voto favorevole, ma anche alcuni elementi di forte diversità, in particolare sul versante delle politiche di governo dei flussi migratori e dell'atteggiamento che l'Europa deve assumere nei confronti della Turchia.
(La seduta è terminata alle ore 11:33 )