Giovedì 24 Marzo 2011 - 526ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:31)

Il Senato ha approvato all'unanimità, con modificazioni, il ddl n. 2569 di conversione in legge del decreto-legge 22 febbraio 2011, n.5, recante disposizioni per la festa nazionale del 17 marzo 2011.

In sede di dichiarazioni di voto finali, cui hanno preso parte i sen. Viespoli (Coesione nazionale), Pardi (IdV), Serra (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE), Bodega (LNP), Bianco (PD) e Boscetto (PdL), è stata sottolineata l'estrema positività della scelta di onorare il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, corroborata dal grande entusiasmo popolare manifestatosi su tutto il territorio nazionale, a conferma della lungimiranza dell'iniziativa pensata dall'allora Presidente Ciampi e perseguita con tenacia dal Presidente Napolitano. Alcune perplessità sono state espresse dal rappresentante della Lega Nord che ha lamentato l'uso strumentale fatto da alcuni di una festa peraltro ormai già celebrata.

L'Assemblea del Senato ha quindi svolto la discussione sulle mozioni presentate in materia di energie rinnovabili, sulle quali il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Prestigiacomo ha espresso parere favorevole, ancorché su alcune di esse condizionato all'accoglimento di talune modifiche. Sono quindi risultate approvate tutte le mozioni, ad eccezione di quella presentata dal Gruppo IdV dichiaratosi indisponibile ad accogliere le modifiche suggerite dal Governo.

Come illustrato dai sen. Carlino (IdV), Ferrante (PD), Vallardi (LNP), Vicari (PdL), Menardi (Coesione nazionale), Sbarbati (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE), e Molinari (PD), le mozioni segnalano, in un contesto nazionale di forte dipendenza dalle fonti fossili maggiormente inquinanti e in una congiuntura che impone un ripensamento del rilancio dell'opzione nucleare, l'opportunità di proseguire in un trend che vede l'Italia tra i Paesi europei con la maggiore crescita delle fonti energetiche rinnovabili, soprattutto attuando una strategia di potenziamento ed incentivazione delle fonti rinnovabili pulite, pur rendendosi necessaria una graduale revisione dei meccanismi di incentivazione evitandone peraltro drastiche ed improvvise riduzioni. Occorre indirizzare le strategie energetiche nazionali verso il risparmio energetico, l'efficienza e la riqualificazione energetica, l'innovazione e la ricerca. Così come bisogna adeguare la normativa nazionale alle direttive europee e rispettare il percorso fissato dall'UE fino al 2020 al fine di combattere gli effetti dei cambiamenti climatici e promuovere l'uso delle energie rinnovabili. E' necessario altresì colpire abusi, speculazioni e infiltrazioni criminali, garantire la continuità degli investimenti, l'accessibilità del credito bancario e la stabilità del quadro normativo, nonché evitare ricadute negative su altri comparti produttivi, come quello dell'agricoltura.

In un quadro si sostanziale condivisione di buona parte delle proposte avanzate, le specificità nelle posizioni delle singole forze politiche sono emerse negli interventi svolti in sede di discussione e di dichiarazioni di voto finali dai sen. Giaretta, Tomaselli, Della Seta, Bubbico (PD), Ghigo, Casoli, Fluttero, Possa, Cursi (PdL), Bugnano, Li Gotti (IdV), Viespoli (Coesione nazionale), Sbarbati (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE), Cagnin (LNP) e Bruno (API).

(La seduta è terminata alle ore 13:12 )



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