Martedì 22 Marzo 2011 - 523ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 16:33)
Il Senato ha ripreso l'esame del ddl n. 2555 recante modifiche alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, conseguenti alle nuove regole adottate dall'Unione europea in materia di coordinamento delle politiche economiche degli Stati membri.
Il provvedimento, già approvato dalla Camera dei deputati, viene esaminato nel testo proposto dalla Commissione di merito, che ha introdotto modifiche in gran parte condivise da tutti i Gruppi parlamentari, concordi sulla necessità che l'Italia, tra i primi Paesi dell'UE a farlo, adegui la propria legislazione alla nuova governance economica europea. Dalle repliche dei relatori, per la maggioranza il sen. Azzollini (PdL), per l'opposizione il sen. Morando (PD), sono emerse alcune divergenze d'opinione intorno all'opportunità di inserire sin d'ora nella legge alcuni parametri, ancora oggetto di dibattito in sede europea, che saranno comunque a breve introdotti in maniera profonda all'interno del complessivo sistema economico dell'UE. Ad avviso del relatore di minoranza, non farlo attesterebbe un approccio riduttivo al problema, volto a chiedere sconti all'Europa rispetto al rigore finanziario che ci si appresta ad introdurre, quando invece occorrerebbe far valere i punti di forza che caratterizzano il sistema economico italiano nel contesto continentale, al fine di ottenere che l'Europa si doti di politiche economiche e di bilancio coerenti con le esigenze di stabilizzazione della moneta e del sistema economico, di maggiore coesione sociale e di maggiore crescita. Un ulteriore motivo di distinzione ha riguardato le proposte dell'opposizione atte ad introdurre norme di ammodernamento delle strutture di supporto tecnico delle Camere, così da evitare un indebolimento del potere di controllo del Parlamento a fronte dell'applicazione di norme rivoluzionarie in materia di governance economica europea e di federalismo fiscale.
L'Assemblea ha approvato, alcuni con modificazioni, gli articoli del ddl, ad eccezione dell'articolo 4, inizialmente accantonato, il cui esame non si è ancora concluso. Il seguito della discussione del ddl è stato rinviato a domani.
Nel corso della seduta si è acceso un vivace dibattito intorno all'informativa che i Ministri degli affari esteri e della difesa Frattini e La Russa renderanno domani pomeriggio all'Assemblea del Senato. I sen. Finocchiaro (PD), D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE), Belisario (LNP) nonché, a nome del Gruppo Misto, il sen. Pistorio, pur con sfumature diverse su modalità e tempi, hanno invocato l'intervento in Aula del Presidente del Consiglio Berlusconi affinché, anche alla luce delle pubbliche divisioni emerse all'interno della compagine governativa, assuma la responsabilità di definire la posizione ufficiale dell'Italia. Detto che il Governo sta garantendo al Parlamento un'ampia informazione che invece mancò completamente in occasione dell'intervento in Serbia deciso dall'allora Governo D'Alema, i sen. Bricolo (LNP) e Gasparri (PdL) hanno invitato le opposizioni ad evitare inutili polemiche e strumentalizzazioni ed hanno assicurato che la maggioranza ha una posizione chiara e coesa rispetto alla risoluzione ONU e all'interesse nazionale. Infine il sen. Viespoli (Coesione nazionale), pur considerando legittima la richiesta delle opposizioni, ha evidenziato come la situazione in continua evoluzione in Libia consigli di rinviare l'invito al Presidente del Consiglio ad una fase successiva.
(La seduta è terminata alle ore 20:09 )