Mercoledì 9 Marzo 2011 - 517ª Seduta pubblica (Antimeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 09:34)
L'Assemblea del Senato ha svolto un'ampia discussione di mozioni sul tema donne e sistema dei media. L'illustrazione delle mozioni da parte delle sen. Vittoria Franco (PD), Bonino (Radicali nel PD), Germontani (FLI), Gallone (PdL), Carlino (IdV) e Aderenti (LNP) ha evidenziato una sostanziale identità di analisi, seppure in un contesto di diverse sensibilità e dunque con differenti ricette e richieste al Governo. Si è puntato il dito contro la rappresentazione distorta che i mezzi di comunicazione di massa forniscono delle donne e contro il cattivo uso della televisione che ha creato uomini e donne, ma soprattutto giovani, forgiati da una civiltà dell'immagine incapace di rendersi strumento per comprendere il presente e tale da alimentare soltanto l'ansia dell'apparire. In ossequio ad un concetto equivocato di libertà femminile, si realizza una forma aggiornata di assoggettamento del corpo delle donne ai voleri e ai desideri maschili. Le mozioni presentano quindi al Governo una serie di richieste di impegni volti a riconoscere un maggiore peso di decisione alle donne e promuoverle nei ruoli più importanti, ad esempio nel campo dell'informazione e della comunicazione, in particolare con riferimento al parere della Commissione di vigilanza in sede di stipula del contratto di servizio tra Stato e RAI. Il Governo è invitato ad impegnarsi a svolgere un'opera di sensibilizzazione al rispetto della dignità delle donne e a rimuovere ogni discriminazione nei loro confronti; a promuovere campagne finalizzate alla diffusione e alla valorizzazione del lavoro e delle opere delle donne in campo artistico, culturale, scientifico e politico; ad adottare campagne di sensibilizzazione nelle scuole, per aiutare i giovani a difendersi dai messaggi discriminatori nei confronti delle donne; a promuovere l'acquisizione di potere e di responsabilità da parte delle donne in tutti i settori della vita produttiva e sociale. Si chiede inoltre al Governo di valorizzare il ruolo dei mezzi di comunicazione di massa quali strumenti educativi e di formazione e di promuovere, nell'ambito della comunicazione massmediatica, una rappresentazione della persona, della famiglia, delle agenzie di educazione e socializzazione il più possibile aderente alla realtà della società italiana e ai suoi principi fondanti. Ancora, si chiede al Governo un impegno concreto per recepire il prima possibile le indicazioni europee e internazionali; per istituire un organismo pubblico volto al contrasto della discriminazione della donna nei media e nella pubblicità; per promuovere, attraverso il sistema radiotelevisivo pubblico, la diffusione di un'immagine diversa della donna, in particolare per quel che riguarda il suo inserimento nel mondo del lavoro. La sen. Bonino ha chiesto l'istituzione di un osservatorio che, come nei Paesi europei, monitori in modo terzo, professionale e indipendente la rappresentazione delle donne italiane nel servizio pubblico televisivo. Infine, la sen. Aderenti (LNP), convinta che la globalizzazione stia erodendo l'identità, le radici storiche e culturali, le tradizioni, il senso di unione e di solidarietà tra le persone, valori custoditi dalle donne in modo particolare, ha chiesto al Governo di potenziare gli strumenti di educazione dei giovani e di promuovere una comunicazione multimediale che rappresenti la persona, la donna e la famiglia per quello che sono nella realtà quotidiana.
Il Ministro per le pari opportunità Carfagna ha dato conto delle numerose azioni positive realizzate dal Governo nella battaglia che con grande impegno conduce per promuovere, difendere e tutelare i diritti e la dignità delle donne. L'attività del Ministero è in linea sia con le indicazioni fornite proprio ieri dal Presidente della Repubblica, che ha tra l'altro richiamato il ruolo della scuola e dei mezzi di comunicazione nonché la responsabilità primaria delle donne, sia con le linee tracciate dalla Commissione europea. Ricordato il particolare impegno del Governo nel contrasto a modelli pubblicitari negativi non corrispondenti alla realtà sociale e nel sostegno alla parità di genere in particolare in ambito occupazionale e nelle carriere scientifiche, il Ministro ha espresso parere contrario alla mozione a firma della sen. Bonino e favorevole alle altre, ma con alcune richieste di correzioni.
Nella discussione sono intervenuti i sen. Bertuzzi, Adamo, Morri, Marinaro, Granaiola, Armato, Serafini (PD), Bonfrisco, Malan, Spadoni Urbani (PdL) e Boldi (LNP). Le dichiarazioni di voto finali sono state rinviate al pomeriggio.
(La seduta è terminata alle ore 12:37 )