Martedì 8 Marzo 2011 - 516ª Seduta pubblica (Pomeridiana)
(La seduta ha inizio alle ore 18:04)
L'Assemblea del Senato ha svolto la discussione generale sul ddl n. 2568 recante modifiche al codice di procedura penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, e altre disposizioni a tutela del rapporto tra detenute madri e figli minori, scelto dalla Commissione di merito quale testo base rispetto ai ddl nn. 1129 e 1137, vertenti sulla stessa materia. Al termine della discussione generale, l'Assemblea ha disposto il rinvio in Commissione del provvedimento.
Ricordato come il ddl sia stato approvato dalla Camera dei deputati pressoché all'unanimità, con la sola eccezione dei deputati radicali, la relatrice, sen. Gallone (PdL), ha richiamato i dati relativi alla presenza di detenute madri con figli in istituto, dati che corroborano la scelta di intervenire comunque per il rispetto dovuto alla dignità delle donne e ai diritti inalienabili delle persone e per garantire al massimo la tutela dell'interesse e del benessere dei minori. Il provvedimento interviene in materia di custodia cautelare, innalzando da tre a sei anni l'età del bambino al di sotto della quale non può essere disposta o mantenuta la custodia cautelare della madre in carcere, salvo che sussistano esigenze cautelari di eccezionale rilevanza. Si prevede quindi, a partire dal 1° gennaio 2014, la possibilità di scontare gli arresti domiciliari presso una casa famiglia protetta, se istituita, ovvero di disporre la custodia cautelare della donna incinta, della madre di prole di età non superiore ai sei anni (o del padre nei casi indicati) in un istituto a custodia attenuata per detenute madri. Viene inoltre disciplinato il diritto di visita al minore infermo, anche non convivente, da parte della madre detenuta o imputata e si stabilisce l'obbligo per il magistrato di sorveglianza, in caso di imminente pericolo di vita o di gravi condizioni di salute del minore, di consentire alla detenuta o all'imputata di visitare il minore malato o di assisterlo durante le visite specialistiche relative a gravi condizioni di salute. Ulteriori misure intervengono in materia di detenzione domiciliare e di detenzione domiciliare speciale delle condannate madri di prole di età non superiore a dieci anni. Infine si disciplina l'individuazione delle case-famiglia protette e si individua la copertura finanziaria del provvedimento nelle risorse destinate alla realizzazione di istituti di custodia attenuata.
In discussione generale, cui hanno preso parte i sen. Casson, Carloni (PD), Baio (API), Bugnano, Carlino (IdV), Spadoni Urbani, Fleres, Berselli (PdL), Poretti (Radicali nel PD), Germontani (FLI) e Divina (LNP), è emersa la condivisione trasversale di un testo concepito soprattutto in difesa degli interessi dei bambini. Non sono tuttavia mancate osservazioni legate ad alcune criticità e al rischio di inefficacia di alcuni specifici passaggi normativi. In tal senso dai sen. Poretti, Berselli e Della Monica è venuta la proposta di rinviare il ddl in Commissione per due settimane onde verificare la possibilità di introdurre correzioni e per effettuare ulteriori audizioni a scopi conoscitivi. Sulla proposta hanno convenuto la relatrice Gallone e, a nome del Governo, il Sottosegretario di Stato per la giustizia Alberti Casellati.
(La seduta è terminata alle ore 20:04 )